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Camorra: 18 anni fa l'omicidio di don Peppe Diana, apripista in lotta ai clan

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Cronaca

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Napoli, 18 mar. - (Adnkronos) - Un apripista e un modello. Don Peppe Diana e' questo, per i preti che vivono nei territori ancora sotto il ricatto delle mafie. Diciotto anni fa, il 19 marzo 1994, Giuseppe Diana veniva ucciso da due killer mentre si preparava per celebrare la messa all'interno della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, in provincia di Caserta. Un episodio che fece tanto scalpore da venire citato dal papa Giovanni Paolo II, durante l'Angelus. La sua morte fu voluta dal clan dei Casalesi, in quegli anni dominato da Francesco Schiavone detto Sandokan; e molto aveva fatto don Peppe Diana per inimicarselo, in particolare lo scritto 'Per amore del mio popolo non tacero'' diffuso a Natale del 1991 in tutte le chiese della zona. Un vero e proprio 'manifesto' per i preti 'anticamorra'. "Don Peppe Diana, nel campo della chiesa, in qualche modo e' stato un apripista in Campania", dichiara all'ADNKRONOS don Aniello Manganiello, sedici anni trascorsi da parroco della chiesa di Santa Maria della Provvidenza a Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli, e attualmente in giro per l'Italia per promuovere il suo libro 'Gesu' e' piu' forte della camorra' attraverso incontri con ragazzi e associazioni. (segue)

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