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Crisi: Galassi, per le Pmi e' allarme credit crunch

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Economia

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Milano, 19 mar. (Adnkronos) - Per le pmi e' allarme credit crunch. L'accesso al credito, oltre alla tassazione, e' uno dei problemi piu' grossi per le piccole e medie imprese. Oltre il 56% di queste, nell'ultimo anno, in piena crisi economica, ha chiesto alle banche di poter ampliare i propri affidamenti ma solo il 36% ha ottenuto, almeno in parte, risposte positive. Per il 19% pero' c'e' stato un netto rifiuto da parte degli istituti di credito, che ha costretto molte piccole imprese a chiudere i battenti. Questa la fotografia scattata dal sondaggio effettuato da Confapi Milano e presentato alla Camera di Commercio nel corso di una tavola rotonda, "Recessione economica e credit crunch, imprenditori e istituzioni a confronto", cui hanno preso parte, tra gli altri, oltre al presidente di Confapi, Paolo Galassi, il presidente della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli, vicepresidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli e il direttore generale della direzione strategie e mercati finanziari dell'Abi, Gianfranco Torriero. Il quadro che emerge dall'indagine evidenzia come lo scarso rating dell'azienda sia la prima causa di criticita' del rapporto con gli istituti di credito. L'aspetto che piu' ha sorpreso Confapi e' la scarsa trasparenza su questo tema da parte del sistema bancario che nel 46% dei casi non ha neppure reso noto il rating assegnato all'azienda e, anche quando lo comunica, nell'81% dei casi non lo ha fatto per iscritto. (segue)

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