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Criminalita': per inquirenti mafia foggiana trattava alla pari con camorra (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - La scelta dei soci in affari e' caduta sulla mafia foggiana, un'alleanza interregionale che da tempo era all'attenzione degli investigatori a livello nazionale. La pressione delle forze dell'ordine e degli inquirenti sul clan dei casalesi e sulla zona di loro influenza ha costretto questi ultimi a trasferire le loro attivita' illecite altrove: la confinante provincia dauna e le garanzie che dava la Societa' foggiana hanno convinto la camorra a scegliere la vicina Puglia. L'indagine che ha portato oggi ai dieci arresti, scaturisce da un primo sequestro di carta filigranata eseguito dalla Guardia di Finanza a Barletta il 3 novembre del 2010. Costituiva parte di un prezioso carico rubato dalla industria nazionale 'Cartiere Fabriano' (con sede, a Fabriano, in provincia di Macerata), concessionaria in esclusiva per la Banca d'Italia per la fabbricazione della carta per la stampa delle banconote in euro. Le indagini, portate avanti dal Gico di Bari e dal Gruppo Gdf di Barletta, supportate dallo Scico della Guardia di Finanza e dallo Sco della Polizia per quanto riguarda il versante dei casalesi, hanno consentito di accertare la disponibilita', nell'area casertana, di ingenti quantitativi di carta filigranata originale rubata, da parte dei casalesi. L'inchiesta, svolta con l'ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi di appostamento, ha fatto venire alla luce i rapporti d'affari fra gli esponenti del clan campano, rappresentati da Angelo D'Errico, parente del noto boss Luigi Venosa, soprannominato 'Giggin o' Cucchiere', e quelli della mafia del capoluogo dauno capeggiata da Savino Ariostini e Massimiliano Cassitti.

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