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Libia: Amnesty chiede inchiesta su vittime civili raid Nato

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Esteri

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Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Ad un anno da primo raid aereo in Libia, Amnesty International denuncia la mancanza di indagini, da parte della Nato, sulle numerose vittime civili provocate dai raid delle sue forze in Libia. E' quanto si legge nel documento "Libia: le vittime dimenticate degli attacchi aerei della Nato", pubblicato oggi dopo le missioni che Amnesty ha svolto, lo scorso gennaio e febbraio, in una serie di luoghi centrati dagli attacchi aerei della Nato, verificando i danni e i resti delle munizioni, intervistando sopravvissuti e testimoni e ottenendo i certificati di morte delle vittime. Nel documento, l'organizzazione per i diritti umani denuncia che gli attacchi aerei della Nato hanno provocato numerose morti di civili libici che non stavano prendendo parte ai combattimenti e un numero ancora maggiore di feriti, in gran parte colpiti all'interno delle abitazioni. La Nato - si legge in un comunicato di Amnesty - non ha condotto le necessarie indagini e non ha neanche tentato di stabilire contatti coi sopravvissuti o coi parenti delle vittime. "E' con profondo disappunto che constatiamo come, oltre quattro mesi dopo la fine della campagna militare, le vittime e i parenti delle persone uccise dagli attacchi aerei della Nato rimangano all'oscuro di cosa sia accaduto e di chi ne sia stato responsabile", ha dichiarato Donatella Rovera di Amnesty International.

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