Redditi, Silvio Berlusconi il più ricco del Parlamento. Monti al top tra senatori a vita
Politica
Roma, 19 mar. - (Adnkronos/Ign) - Silvio Berlusconi si conferma il 'Paperone' del Parlamento e aumenta di 8 milioni il suo reddito. Nella dichiarazione del 2011, riferita all'anno precedente, dichiara infatti un imponibile di 48.180.792 euro, con un aumento quindi di circa 8 milioni rispetto ai 40.897.004 dichiarati precedentemente. Una ricchezza sulla quale il premier paga 20 milioni, 708 mila, 882 euro di imposte. Al Cavaliere risultano intestati due appartamenti a uso abitazione, due box e altri tre appartamenti a Milano; comproprietà al 7,46 per cento di parti comuni sempre nel capoluogo lombardo, un immobile a Lesa, in provincia di Novara, un terreno e un immobile ad Antigua, dove l'anno precedente dichiarava di aver acquistato un terreno che ora però non risulta nell'elenco. Viene invece dichiarato l'acquisto, avvenuto il 28 giugno dello scorso anno, della villa a Lampedusa. Situazione invariata invece per quanto riguarda la proprietà di autovetture e imbarcazioni e la partecipazione in società. Confermati poi i quattro depositi presso la Banca Popolare di Sondrio, il Monte Paschi di Siena e la Banca Arner per l'acquisto e la vendita autonoma di titoli. Mario Monti risulta il più ricco dei senatori a vita con un imponibile di 1.515.744 euro secondo le dichiarazioni del 2011. Carlo Azeglio Ciampi perde dunque il suo status di 'Paperone': è ora solo secondo tra i senatori a vita con i suoi 691.832. Si posiziona terzo Giulio Andreotti con 478.458 euro. Seguono Sergio Pininfarina con 199.728 euro, Rita Levi Montalcini con 196.750 euro e Emilio Colombo con 171.828 euro. La moglie del presidente del Consiglio, Elsa Antonioli ha dichiarato 20.894 euro. Entrambi i coniugi Monti, poi, sono intestatari di diversi beni immobili e autovetture. Possiedono al 100% dieci case e hanno quote di diverse abitazioni, uffici, negozi e terreni. Per quanto riguarda il premier, Monti possiede il 40% di un ufficio, 2 negozi e 1 deposito a Milano. Il 50% di una casa a Bruxelles. Il 50% di una casa e 2 box a Milano. Il 50% di un terreno a Varese. Il 100% di una casa più box a Milano. Il 100% di 9 case e 6 box a Varese. Il 100% di un negozio con deposito sempre a Varese. Per quanto riguarda le auto, il presidente del Consiglio è intestatario di una Lancia Dedra del 1995 e di una Lancia Kappa del 1998. Invece la signora Elsa è proprietaria del 10% di un ufficio, 2 negozi e un deposito a Milano. Possiede poi il 50% di 4 case a Milano. Il 50% di 2 villini con relativo terreno a Novara. Il 50% di una casa a Bruxelles. Il 100% di seminterrato a Milano. Inoltre la signora Elsa e' intestataria una Lancia Musa del 2009. Il presidente del Senato Renato Schifani si conferma 'più ricco' del suo omologo della Camera Gianfranco Fini. Nel 2011 ha infatti dichiarato un imponibile di 223 mila 939 euro (89.464 euro di imposte) rispetto ai 201.115 euro di Fini (79.541 euro di imposte) Pasquale Viespoli di Coesione Nazionale si conferma il più ricco capogruppo al Senato con i suoi 154.515 euro dichiarati nel 2011. Secondo in classifica il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Madama, Federico Bricolo, con 137.898 euro. Segue, distanziato di poco, il capogruppo dell'Udc, Gianpiero D'Alia, con 137.178 euro. Poi il leader e capogruppo di Api in Senato Francesco Rutelli con 131.252 euro. E la capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro con 115.686. Il capogruppo dell'Idv, Felice Belisario, è il più povero con 92.756 euro, in coda anche nella classifica generale dei redditi di palazzo Madama. Lanciando uno sguardo sui redditi dei deputati dopo Silvio Berlusconi segue l'editore e re delle cliniche Antonio Angelucci con 1.769. 455 euro, tallonato dal presidente della commissione Affari costituzionali Donato Bruno, del Pdl, con 1.751.830 euro. Sul podio, escludendo il Cavaliere, la presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno, di Fli, con 1.720.936 euro. Al leghista Eraldo Isidori, alla Camera dall'ottobre 2010, la palma del deputato più povero con un imponibile di 25.982 euro. Tra i leader di partito, Gianfranco Fini, presidente del Fli, batte tutti: dichiara un imponibile di 201.115 euro e precede il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro (182.207 euro). Al terzo posto, il segretario del Pdl Angelino Alfano con 169.317 euro. Seguono il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa (144.373 euro); Pierluigi Bersani del Pd (136.885 euro); Francesco Rutelli dell'Api (131.252); Umberto Bossi della Lega (124.871 euro). Chiude la classifica il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, con 116.886 euro. L'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, al centro dell'inchiesta sui fondi dei Dl nel 2011 ha dichiarato 304.926 euro. Come variazione rispetto all'anno precedente risulta quella delle percentuali di possesso, quale intestatario fiduciario, delle quote della società 'Edizioni Europa', capitale sociale sottoscritto 84.893 euro sul totale di 97.184 euro pari a circa l'88%. Inoltre Lusi ha venduto una Lancia Delta e una Mercedes ML e comprato una Fiat 500.