Sostenibilita': Hortus Urbis, il primo orto urbano antico romano della Capitale
Economia
Roma, 21 mar. (Adnkronos) - Piante aromatiche usate come medicinali o profumi, come basilico, maggiorana e timo, e quelle utilizzate in cucina tra cui cerfoglio e santoreggia. E poi cavoli e lattuga, rucola e cicoria, cardi, crescione e carote, senza dimenticare asparagi, zucca, cetrioli. Gli orti dell'antica Roma erano ricchi e rigogliosi, comprendevano verdure giunte fino a noi e altre piu' curiose, come la vitalba e la ferula, il finocchio di mare e l'erba porcellana, il git o comino nero utilizzato in pasticceria. Di questi orti restano solo documenti storici, ma grazie a un'origiale iniziativa la Capitale riavra' il suo Horto Urbis in puro stile "antico Romano". L'orto occupera' un'area verde non utilizzata, destinandola a spazio pubblico, lungo il fiume Almone, a due passi dalla via Appia Antica, la "regina viarum". L'iniziativa prendera' il via il 25 marzo, inserendosi nell'ambito della Festa di Primavera del Parco Regionale dell'Appia Antica ed e' volta a coinvolgere chiunque voglia rimboccarsi le maniche e dare il proprio contributo, soprattutto bambini e famiglie. Si inizia la mattina del 25 marzo con le attivita' dedicate ai bambini dai 3 ai 12 anni e ai genitori: ''L'orto che verra''', per immaginare insieme come sara' l'orto una volta finito, e ''Bombe di semi'' per la produzione di palline di terra argillosa e semi che potranno essere utilizzate per far rifiorire gli spazi abbandonati della citta'. Nel pomeriggio si svolgera' il "Baratto di semi" tra contadini, giardinieri professionisti e non, e la piantumazione di un albero da frutto, primo passo del frutteto. Le attivita' proseguiranno nelle domeniche successive con laboratori dedicati alla natura, all'alimentazione e a tutti gli aspetti dell'orto (orto creativo, orto in tavola, musica nell'orto, orto da favola). Per collaborare o aderire basta visitare il sito www.zappataromana.net