Immigrati: 'documenti truffa', a Roma ancora in centinaia davanti ufficio Questura
Cronaca
Roma, 22 mar. (Adnkronos) - Sono in centinaia, "circa 600", gli immigrati, prevalentemente tunisini, che stanno ormai dalla scorsa settimana assediando l'ufficio Immigrazione della Questura di Roma in via Patini, per chiedere permessi di soggiorno sulla base di un certificato di domiciliazione rilasciato a pagamento (20 euro) dal Forum delle comunita' straniere in Italia. Lo testimonia il dirigente dell'ufficio, Maurizio Improta, all'Adnkronos. La vicenda, si ricorda, e' ora all'attenzione della procura, che indaga su due ipotesi di reato: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e truffa. "In una settimana abbiamo trattato i casi di circa 3.000 persone, molte sono state le espulsioni -dice Improta-. E allo stesso tempo trattiamo i casi 'standard': ci hanno messo in seria difficolta'. Qualcuno ha fatto girare una voce inesistente, cioe' che era possibile ottenere un permesso di soggiorno presentando questo documento". Usualmente, riassume Improta, le domiciliazioni vengono rilasciate a persone che chiedono asilo perche' fuggono da zone di guerra, e "questo dal 5 aprile scorso non e' piu' il caso dei tunisini: tutte le altre associazioni non hanno fornito la loro disponibilita', questa invece si'. Sono stati rilasciati circa 7.500 di questi certificati, e a 20 euro l'uno e' una bella somma". Dall'associazione, intanto, nessun commento o dichiarazione: ne' dalla presidente, Loretta Caponi, ne' dal legale che l'assiste, Maurizio Asprone. Il Forum si limita a pubblicare sul suo sito questo breve comunicato: "A seguito di espressa richiesta dei competenti organi di Polizia, si segnala che al momento non esiste nessuna possibilita' che vengano rilasciati permessi di soggiorno e/o equipollenti documenti in favore di stranieri irregolari, e che non esiste alcuna normativa che contempli tale possibilita'. Pertanto e' da ritenersi totalmente infondata e priva di qualsiasi riscontro la notizia secondo cui sarebbe possibile l'ottenimento dei predetti documenti di regolarizzazione".