Lavoro, Alfano avverte Bersani: "Se vuole la riforma Cgil-Fiom vinca le elezioni"
Politica
Roma, 22 mar. (Adnkronos/Ign) - "La riforma del lavoro? Dipende molto da quello che vuole fare Bersani. Se vuole fare la riforma che hanno in mente la Camusso e la Fiom, allora vinca le elezioni, la faccia, e poi la speghi lui alla gente". Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ospite a 'Radio anch'io' su Radio Rai Uno, si rivolge al leader dei democratici dopo il suo altolà sull'articolo 18. "Mi pare che nelle ultime 48 ore -ha aggiunto Alfano- Bersani abbia detto tanti ma e pochi sì, insistendo più sulle cose che non vanno che su quelle che vanno. Ho l?impressione che la Fiom condizioni la Cgil, la Cgil condizioni il Pd e il Pd condizioni il governo e dunque il Paese. Ma così il Paese rischia di rimanere imprigionato dai veti della Fiom e questo sarebbe inaccettabile''. Per il segretario del Pdl "la riforma del mercato del lavoro è un compromesso" che tutti i partiti devono accettare. Anche perché, aggiunge, si tratta della "riforma più importante tra tutte quelle di cui si sta occupando il governo Monti, perché noi siamo indietro su tutte le classifiche del mercato del lavoro. Va cambiato il sistema di regole". In particolare, sull'art. 18, chiarisce, ''è bene dire che lo scopo complessivo non è licenziare di più ma assumere meglio''. Quando gli chiedono se è disponibole a modifiche in Parlamento Alfano spiega che ''il Pdl non accetterà riforme al ribasso'' né che il governo si faccia ''condizionare'' da Cgil e Fiom. ''Se questo compromesso resta in piedi bene. Ma se viene smontato, il Pd non si illuda che possano essere fatte solo le cose che interessano a loro e che il Pdl non possa rivendicare ulteriormente l?aggiustamento di alcuni limiti sulle pmi e sulla flessibilità''. ''Se ci saranno interventi -avverte- devono essere bilterali. Se qualcuno vuole modifiche al ribasso per fare una riformetta ha sbagliato tutto''. Infine un plauso per Napolitano che "sta svolgendo una funzione importante di garanzia ed equilibrio. Vedo in lui un'impronta riformatrice che non vedo nel Pd''. Immediata la replica del Pd. "Alfano misuri le parole e ci risparmi toni di sfida. Se pensa di dare ultimatum al Pd, sappia che così non si va lontano e comunque, in caso di elezioni, che non ci spaventano, sarebbe il Pd a vincere", ha sottolineato Rosy Bindi. Sul tema è intervenuta anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. ''Qualsiasi indebolimento dell'articolo 18 non è accettabile. Senza una flessibilità in uscita la riforma non avrebbe senso, allora meglio non farla'', ha detto il leader degli industriali.