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Napoli: de Magistris, questa mattina fatti gravi estranei a lotta diritto al lavoro

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Cronaca

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Napoli, 24 mar. - (Adnkronos) - ''L'iniziativa Le giornate del Fai, partita oggi, rendeva necessaria la rimozione dei gazebo dei Bross, i quali sono presenti da settimane in piazza Municipio. Una rimozione necessaria per rendere accessibile e agibile lo spazio antistante palazzo S. Giacomo ai tanti studenti e cittadini che, fin da questa mattina, avevano programmato una iniziativa proprio sull'area, comprendente la visita della sede del Comune, aperto al pubblico in occasione de Le giornate del 'Fai'". Lo afferma in una nota il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenendo sui momenti di tensione tra i manifestanti riuniti sotto la sigla Bros e le forze dell'ordine, stamattina in Piazza Municipio, che hanno costretto le scolaresche in visita a Palazzo San Giacomo a restare chiuse all'interno dell'androne del palazzo. De Magistris ribadisce da parte dell'Amministrazione "la massima attenzione verso la tematica del lavoro e il diritto alla manifestazione delle proprie idee, sempre pero' nell'orizzonte della Costituzione e delle leggi. Purtroppo, questa mattina - aggiunge - i Bross hanno dimostrato di non avere senso democratico, impedendo agli studenti e ai bambini il regolare svolgimento della loro iniziativa, il che fa sorge il dubbio che il lavoro non sia il reale obiettivo della loro protesta. Gli spazi pubblici sono a disposizione di tutta la citta' e non possono essere in regime di monopolio da parte di chi, per altro, attua un'occupazione arbitraria con atteggiamento arrogante, arrivando ad impedire a studenti e bambini di usufruire di quegli stessi spazi pubblici". "Le istituzioni non possono consentire questo abuso, il quale contrasta con l'idea di questa amministrazione di lasciar vivere le piazze e le strade con il protagonismo di tutti i cittadini e di promuovere una democrazia partecipata. Chiedo a forze dell'ordine e magistratura di intervenire rispetto a quanto di grave accaduto oggi che, ribadisco, non ha nulla a che vedere con il diritto alla manifestazione libera del proprio pensiero e con la battaglia per il lavoro, rispetto a cui questa amministrazione e' impegnata fin dall'inizio", conclude de Magistris.

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