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Vinitaly: Winenews, vino continua a creare occupazione in Italia

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Economia

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Verona, 26 mar. - (Adnkronos) - La salute di un settore non si vede solo dal suo fatturato, o magari dai risultati all'export. Ma anche dalle ricadute ''occupazionali''. E, cosi', se e' vero che il vino italiano e' in salute almeno da un punto di vista economico, con il mercato interno che tiene e un export che, nel 2011, ha fatto segnare il record in valore con 4,4 miliardi di euro, mentre il dibattito sul mercato del lavoro e' quanto mai nel vivo, dall'Italia di Bacco arrivano notizie incoraggianti anche sul fronte occupazione, cresciuta dell'1,7% dal 2006 a oggi (anche se nell'ultimo anno c'e' stata una piccola flessione dello 0,5%), contro un -2,5% del settore beverage nel suo complesso, e un -5,1% di tutta l'industria manifatturiera italiana. Dati che confermano una tendenza da tempo registrata da www.winenews.it, uno dei siti piu' cliccati sul vino in Italia: il settore in Italia e' una voce importante anche in termini occupazionali. Tanto per chi vuol lavorare nelle aziende seguendo canali piu' ''istituzionalizzati'', con la formazione scolastica e universitaria che crea enologi, cantinieri, viticoltori, esperti di marketing, addetti al commerciale, esperti di economia e legge, il 61% dei quali, per altro, trova lavoro entro 3 mesi dalla laurea, sia per chi si lancia nella libera professione intercettando nuove tendenze: dal wine hunter ''a caccia'' di clienti top per cantine ed enoteche, al wine promoter che abbina il vino agli eventi di ogni tipo, dal wine blogger che si mette a vendere bottiglie, al social wine writer sempre connesso con gli eno-appassionati ''via'' social network, e al wine driver, l'autista che riporta tutti a casa dopo cene, serate in discoteca, feste e tutte le altre occasioni in cui ci si vuol concedere magari un bicchiere in piu' senza mettere a repentaglio la sicurezza propria e altrui sulle strade.

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