Vinitaly: Federagri-Confcooperative, all'agricoltura il denaro costa il doppio
Economia
Verona, 26 mar. (Adnkronos) - All'industria il denaro preso in prestito dalle banche costa meno che all'agricoltura. Cosi' dice Maurizio Gardini, il presidente di Fedagri Confcooperative, che questa mattina al Vinitaly di Verona ha organizzato la tavola rotonda - moderata dal direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, e che ha visto la presenza, fra gli altri, del ministro delle Politiche agricole, Mario Catania e del presidente della Comagri al Parlamento europeo, Paolo De Castro - sul tema 'Diamo credito al vino italiano'. Un titolo che suona come un appello agli istituti bancari presenti sul palco e in platea e che parte da una fotografia economico-finanziaria. ''Il settore agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 75 miliardi di euro impiegati, pari al 7,5 per cento degli impieghi nazionali e oltre il 31 per cento degli impieghi erogati al solo settore manifatturiero'', riassume il presidente del settore vitivinicolo di Fedagri Confcooperative, Adriano Orsi. Eppure, a parita' di importi e durata di prestiti richiesti, un'azienda agricola deve sostenere quasi il doppio del costo del denaro. Secondo l'elaborazione di Fedagri Confcooperative su dati Banca d'Italia al 30 settembre 2011, il Taeg medio ponderato (l'indicatore del costo complessivo del credito a carico dell'utente, comprendente tutti gli oneri connessi alla sua erogazione) e' del 4,51 per cento nell'agricoltura, contro il 2,39 per cento nel manifatturiero (e' al 3,29 per cento negli alimentari).(segue)