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Cinema: Marco Tullio Giordana, vi racconto come ando' a Piazza Fontana (4)

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Spettacolo

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(Adnkronos/Cinematografo.it) -Chi invece ha voluto incontrare i familiari e' stato Pierfrancesco Favino, nel film Giuseppe Pinelli, che ricorda "la grande umanita' e gentilezza della vedova e delle sue due figlie. Tra me e Pino c'erano del resto molte affinita': io sono nato nel'69, l'anno in cui rimase ucciso; avevo 41 anni quando ho girato il film come lui quando mori'. Sono stato molto toccato dalla vicenda di queste persone". La verita' sulla fine di Pinelli e' una delle poche che il film non svela fino in fondo, anche se Giordana ne ha una sua: "Non credo l'abbia gettato dalla finestra il commissario Calabresi ne' che il commissario fosse presente nella stanza quando cio' avvenne: Calabresi era una persona garbata, colta, lo so perche' una volta interrogo' anche me subito dopo l'occupazione del liceo Berchet. In sua presenza non sarebbero volati ceffoni. E' probabile invece che gli schiaffi siano partiti quando lui sera fuori dalla stanza: forse i poliziotti non volevano gettare il Pinelli dalla finestra, anche perche' avrebbero potuto vederli. Ma e' probabile abbiano combinato un pasticcio". Nel cast di Romanzo di una strage ci sono anche Michela Cescon nei panni della vedova Pinelli, Laura Chiatti in quelli della moglie di Calabresi, Fabrizio Gifuni nella parte di Aldo Moro, Luigi Lo cascio in quelli del giudice Paolillo e Giorgio Colangeli nel ruolo del prefetto Federico Umberto D'Amato.

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