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Oristano: Su Comitadu protesta per diritto negato a uso sardo in tribunale (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Secondo Carboni ''si tratta di un attacco gravissimo che si aggiunge ad una recrudescenza del centralismo statale verso le Autonomie sarde, allo strangolamento della lingua sarda evitando di finanziare adeguatamente la legge n° 482, alla colonizzazione dei nostri giovani nelle scuole dello Stato dove prosegue imperterrita l'opera di snazionalizzazione dei sardi e d'assimilazione forzata ad una lingua straniera''. ''L'operato del giudice Mammone - prosegue - non solo puo' essere ascritto ad una ingiustificabile ignoranza dei piu' elementari diritti linguistici dei sardi, delle leggi internazionali, statali e regionali, ma assume un negativo valore politico di discriminazione e colonialismo linguistico tale se fosse possibile da poter meritare di essere sollevato dall'incarico per questa responsabilita'''. Su Comitadu pro sa lingua sarda si domanda ''come possa un giudice, malgrado le argomentazioni di lana caprina addotte a giustificazione di una discriminazione, che dimostra una riserva mentale sul legittimo uso della lingua sarda nei dibattimenti giudicare serenamente e con giustizia i sardi?''. Il rappresentante del Comitadu pro sa limba sarda ''confida nella saggezza del giudice monocratico Francesco Mameli che rinviando a mercoledi' prossimo la decisione sulla legittimita' dell'uso della lingua sarda nel dibattimento, decida in senso positivo'' e fa appello alle forze ''politiche e culturali, alla societa' sarda affinche' si pronuncino su questa ennesima violazione dei diritti civili e linguistici dei sardi''. ''L'episodio comunque - conclude Carboni - arricchisce il dossier che Su comitadu pro sa limba sarda sta preparando per il ricorso al Consiglio d'Europa affinche' lo Stato italiano venga sanzionato per la violazione della Convenzione quadro delle minoranze nazionali ai danni del popolo sardo''.

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