Rifiuti: a Bari sequestrato centro smaltimento, grave situazione ambientale
Cronaca
Bari, 27 mar. - (Adnkronos) - I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, in collaborazione con i carabinieri di Acquaviva della Fonti, nell'ambito di indagini della Procura della Repubblica di Bari, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di una societa' di gestione e smaltimento rifiuti con sede ad Acquaviva. Il provvedimento scaturisce da una inchiesta dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente (Arpa), che aveva rilevato una serie di gravi criticita' ambientali indicando alcune prescrizioni poi disattese. I successivi controlli hanno evidenziato, oltre alla mancanza di ottemperanza alle indicazioni, anche una serie di ulteriori criticita' relativamente alla gestione di varie tipologie di rifiuti speciali anche molto pericolosi (ad esempio 'sanitari a rischio infettivo'). In particolare e' emersa una grave situazione ambientale specie nei piazzali esterni dove venivano stoccati rifiuti pericolosi senza alcuna cautela, sistemi industriali palesemente in stato di abbandono per carenza di manutenzione, sistemi di drenaggio a volte intasati e quindi non funzionanti, amianto in pericoloso stato di decomposizione. La salubrita' dei luoghi di lavoro, inoltre, e' risultata gravemente compromessa da odori nauseabondi e dalla pericolosa esposizione dei lavoratori ad agenti chimici, infettivi e potenzialmente cancerogeni, oltre che impalcature pericolanti. La Procura ha comunque consentito il funzionamento dello stabilimento per un termine di 45 giorni, il limite necessario a non creare disfunzioni industriali alla produzione. (segue)