Famiglia: Card. Scola, no a divorzio breve e registri comunali per coppie di fatto (2)
Cronaca
(Adnkronos) - ''Mi pare - prosegue il cardinale Scola - che operazioni di questo tipo possiedano una preoccupante connotazione ideologica che, nel caso in questione, contraddice la stessa Costituzione italiana, che all'articolo 29 afferma: 'La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societa' naturale fondata sul matrimonio'. Viviamo in una societa' plurale, e ci confrontiamo con 'mondovisioni' diverse, ma proprio per questo siamo chiamati tutti, come cittadini, a proporre il bene comune circa le questioni fondamentali del vivere''. ''Cosi' i cristiani, e anche molti non credenti - afferma Scola - pienamente convinti della forza dell' 'universale sociale' che e' la famiglia, propongono a tutti questo dato e, in ogni caso, sostengono la necessita' di chiamare ogni cosa con il proprio nome. Il nome famiglia non si addice ad altre forme di convivenza. Ostinarsi a utilizzarlo confonde e finisce con lo svuotare i preziosi fattori costitutivi della vera famiglia''. ''Anche tra i cristiani, in nome di un frainteso concetto di liberta', si accetta una posizione neutrale. Si dice: io tengo alla famiglia, ma lascio liberi gli altri di agire come meglio credono''. ''Questo atteggiamento - commenta il cardinale - e' la morte del dinamismo sociale. Infatti, piu' la societa' e' plurale, piu' ho il dovere di proporre, sottolineo ''proporre'', cio' che reputo decisivo per la vita buona - in questo caso il matrimonio e la famiglia - in vista di un confronto appassionato e di un possibile reciproco riconoscimento. A noi e' chiesto di proporre il bene della famiglia e del matrimonio''.