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Roma: Giacomelli, su patto stabilita' governo dia seguito a odg Pd

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Politica

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Roma, 28 mar. (Adnkronos) - "Domani, la commissione bicamerale dara' il parere finale sul decreto per Roma Capitale. Con questo passaggio, il comune di Roma, che con il primo decreto ha trasformato il proprio consiglio comunale in Assemblea capitolina, oltre ad una serie di prerogative (partecipazione al Cipe ed alla conferenza Stato regioni,per dire), acquisira' anche il privilegio di contrattare direttamente con il governo, anno per anno, i termini del patto di stabilita'". Lo spiega il deputato del Pd Antonello Giacomelli. "Non faccio parte della Bicamerale e non entro nel merito del lavoro fatto. E' condivisibile, secondo me, che la capitale del Paese debba avere uno status particolare -prosegue Giacomelli-. Quello che appare francamente incomprensibile e difficilmente accettabile e' che domani si compia il passo definitivo sul decreto per Roma, senza che si senta la necessita', almeno contemporaneamente se non prima, di dire una parola chiara, di attenzione e di certezza, per gli oltre 8000 comuni ciascuno dei quali e' 'capitale' per i propri cittadini, ciascuno dei quali deve fare i conti con la programmazione ed il bilancio, ciascuno dei quali e' alle prese con tagli di attivita' e di servizi per la propria comunita'". "Eppure il governo, accogliendo un ordine del giorno del Pd, si era impegnato a farlo entro febbraio. E' dunque necessario che, prima di concludere il percorso per lo status privilegiato di Roma, il governo definisca, considerata l'anticipazione al 2012 dell'Imu, la consistenza dei trasferimenti ai comuni e del Fondo sperimentale di riequilibrio, fondamentali per la programmazione dei bilanci comunali e ad oggi non determinati. I cittadini e gli amministratori dei comuni italiani meritano la stessa considerazione dell'Assemblea Capitolina", conclude Giacomelli.

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