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Israele: battaglia legale per salvare "il cane della Bibbia"

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Esteri

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Gerusalemme, 29 mar. (Adnkronos/Washington Post)- Orecchie a punta, pelo folto marrone o bianco e nero, coda a ricciolo .Cosi' si presenta il "cane di Canaan", per molti il tipico cane randagio israeliano ma, per chi vuole proteggerlo, e' il cane che abitava in Terrasanta gia' dai tempi della Bibbia. In prima linea in questa battaglia e' Myrna Shiboleth, un'addestratrice di New York che nel 1970 e' arrivata in Israele e ha fondato un allevamento sulle colline della Giudea per preservare questo cane. Ma ora l'autorita' israeliana per la Terra rivendica la proprieta' e la Shibolet ha chiesto l'appoggio degli appassionati d tutto il mondo. Una petizione online ha gia' raggiunto 2mila firme da tutto il mondo. Vittime di un ampio programma di abbattimento dei cani randagi che li ha decimati, i cani di Canaan stanno diventando infatti sempre piu' rari. Molti di loro viveano a margine degli accampamenti beduini nel deserto del Negev, ma l'urbanizzazione di questi ultimi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di una specie che era presente in questa terra gia' dal quinto secolo avanti Cristo, come dimostrano i ritrovamento di centinaia di loro scheletri nel Sinai.

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