Immigrati: Cir, 17mila morti per raggiungere l'Europa tra 2008 e 2011
Cronaca
Roma, 29 mar. - (Adnkronos) - ''Secondo le stime di Fortress Europe, dal 1998 all'agosto 2011, 17.738 persone sono morte nel tentativo di raggiungere l'Europa. Solo nel corso del 2011, circa 2000 tra uomini, donne e bambini sono morti nello Stretto di Sicilia: il 5% di tutti coloro che hanno tentato di raggiungere l'Europa dalla Libia''. E' quanto sottolinea il Cir, Consiglio Italiano per i Rifugiati, che ha presentato il rapporto 'Accesso alla protezione: un diritto umano'. ''Chi sono le persone che muoiono nel Mediterraneo? Molti -viene rilevato- sono rifugiati che scappano da guerre, violenze e persecuzioni, che non hanno altra alternativa che tentare il pericoloso viaggio del mare per ottenere la protezione di cui hanno bisogno. La possibilita' di richiedere asilo nell'Unione Europea dipende infatti dalla presenza fisica della persona nel territorio di uno Stato Membro. Ma le misure introdotte nell'ambito del regime dei visti e delle frontiere dell'Ue hanno reso praticamente impossibile per quasi tutti i richiedenti asilo e rifugiati raggiungere i territori dell'Ue in modo legale. Non solo, sono stati rafforzati i controlli alle frontiere esterne ma i sistemi di sorveglianza sono stati estesi anche ai territori dei paesi terzi. Si stima che nel 2011 circa il 90% di tutti i richiedenti asilo nell'Unione Europea siano entrati irregolarmente''. ''Inoltre, la maggior parte delle persone che cercano di raggiungere l'Europa sono generalmente soggette a gravi violazioni dei diritti umani nel loro viaggio e in particolare nei paesi di transito e in alto mare''. L'Europa e l'Italia ''hanno l'obbligo di dare protezione ai rifugiati, e dovrebbero aprire ingressi legali come unico rimedio per impedire i disperati viaggi via mare. Dobbiamo ricordare che meno del 10% dei rifugiati nel mondo vive in Europa. I rifugiati in Italia sono 56.397, mentre in Pakistan sono 1.900.621 e in Siria: 1.005.472''.