Sanita': operati nel pancione, solo a Milano circa 100 interventi l'anno (2)
Cronaca
(Adnkronos Salute) - La strategia vincente, ricorda Leva, e' quella di lavorare in squadra. Al Policlinico si fanno circa 20 interventi di chirurgia fetale l'anno, ai quali se ne aggiungono circa 100-110 di chirurgia neonatale. Nella metropoli lombarda opera anche il Buzzi, il secondo ospedale piu' prolifico della citta' dopo la Mangiagalli. Nel centro - un riferimento nazionale per gli interventi sui gemelli - si fanno circa 80 interventi in utero ogni anno, 25-30 sui gemelli, e circa 50 per patologie di diverso tipo. Gli interventi vengono eseguiti con la videocamera nel pancione o, in molti casi, con l'assistenza del controllo ecografico che permette di lavorare con precisione su target di pochissimi millimetri. Anche quando il bisturi entra in azione dopo la nascita la situazione che i camici bianchi devono affrontare e' 'estrema': "Operiamo su neonati piccolissimi, il 40% e' sotto il chilo e mezzo", spiega Leva. Il paziente sotto i ferri puo' pesare anche solo 450 grammi. "Si lavora su strutture piccole e individui estremamente fragili", aggiunge il chirurgo. Il team in azione alla Mangiagalli e' multidisciplinare: "Tutti abbiamo alle spalle un'esperienza all'estero". L''Eldorado' per questi specialisti sono in particolare due centri, un 'paradiso' dove fare esperienza: il Cincinnati Children's Hospital negli Usa (con cui la Mangiagalli ha un rapporto di collaborazione da qualche anno) e il Red Cross Children's hospital di Citta' del Capo. Nella struttura del Sudafrica ha lavorato per qualche anno anche Leva: "E' il posto con la maggiore casistica ed esperienza: una struttura allo stesso livello di quelle italiane ma fuori dal cancello c'e' l'Africa, dove non si fa diagnosi prenatale e vengono alla luce bimbi con tutti i tipi di patologie", racconta. Oggi al workshop del Policlinico gli esperti italiani si confronteranno con quelli internazionali. Fra gli altri e' approdato a Milano per presiedere l'incontro Richard Azizkhan, del Cincinnati Children's Hospital, presidente della World Federation of Pediatric Surgery.