Cerca
Cerca
+

Beni culturali: Cecchi, patrimonio da giocare in chiave di sviluppo

default_image

Cultura

  • a
  • a
  • a

Firenze, 31 mar. - (Adnkronos) - ''Si pensa che il patrimonio culturale del Paese, anche in vista della crescita economica che potrebbe comportare, oggi sia al centro dell'attenzione di tutti. Forse non e' ancora cosi', anche se si sta diffondendo nel Paese - ne e' prova il Manifesto per la cultura redatto dai tre Ministri Ornaghi, Passera e Profumo e pubblicato sul Sole 24 Ore - la consapevolezza di quanto sia decisivo per i nostri territori l'identita' culturale e l'esempio che ci viene dall'Europa dove si rivelano vincenti i territori fortemente caratterizzati. In questo il nostro patrimonio culturale puo' rappresentare un elemento decisivo che va giocato non solo in chiave difensiva ma come occasione di sviluppo''. Lo ha affermato il sottosegretario ai Beni Culturali Roberto Cecchi, intervenendo in veste di docente a Eunomia Master, corso di alta formazione politico istituzionale ospitato a Villa Morghen a Settignano (Fi). Cecchi ha preso parte alla lezione ''Paesaggio, patrimonio culturale e urbanistica'' a fianco del docente dell'universita' di Firenze Duccio Maria Traina. Cecchi parla anche del patrimonio museale del Paese. ''In Italia sono 424 i musei statali, visitati da 37 milioni di persone: il 50% dei visitatori pero' entra solo in 8 musei. Visto che l'80% del costo di un museo e' dato dalle spese del personale, qualcuno potrebbe, sbagliando, dire: 'Valorizziamo solo i musei piu' visitati e gli altri regaliamoli, vendiamoli, annettiamoli ad altri musei'". "Finora - continua Cecchi - si e' polarizzata l'attenzione sulle realta' che gia' funzionano, occorre, invece, spostare l'attenzione, attraverso sistemi che funzionino a rete, su tutto il nostro patrimonio museale. A Firenze ad esempio accanto agli Uffizi - i piu' visitati - e' situato lo straordinario Museo del Bargello, che va valorizzato e fatto conoscere''. (segue)

Dai blog