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Pompei: Villari, un prefetto per applicazione certa di regole e spese

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Cultura

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Roma, 31 mar. (Adnkronos) - "Fare in modo che quello che e' stato previsto per Pompei venga effettivamente applicato". Questo, secondo il senatore ed ex sottosegretario ai Beni culturali Riccardo Villari, il compito del prefetto nominato a tutela dei lavori che verranno effettuati nel sito archeologico mediante il finanziamento europeo di ben 105 milioni di euro appena approvati dalla commissione europea. Villari fu il primo a mettere l'accento su eventuali infiltrazioni della malavita campana. "E' la conferma di quello che avevo visto e percepito - spiega all'Adnkronos - La verita' e' che, essendo campano conosco e riesco a decodificare quello che gli altri non percepiscono. Io per camorra intendo alcuni metodi che in qualche modo presenti la' dove ci sono forti interessi. E adesso, li' girano molti soldi e ci sono delle incrostazioni che devono essere assolutamente superate. Altrimenti e' inutile stanziare risorse, cerchiamo solo di alimentare quello che oggi condanna Pompei a questa situazione. C'e' un protocollo di legalita', d'intesa tra il Mibac e il ministero dell'Interno, firmato nel 2001 e poi riconfermato recentemente che non si capisce il perche' non abbia trovano un'applicazione corretta". "Ora - prosegue Villari - il prefetto dovrebbe avere la possibilita' di sapere in tempo utile quello che succede nel sito. Invece, ogni volta che accadeva un crollo le autorita' preposte venivano avvertite con una giornata di ritardo nonostante ci fosse un posto dei carabinieri all'interno degli scavi. Inoltre, provveda all' applicazione rigida e veloce delle procedure e dei soldi che ci sono si spendano. Con Pompei ci stiamo giocando la nostra credibilita' anche per quanto riguarda la nostra capacita' di valorizzare i beni culturali in genere".

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