Regina Elena, via allo sgombero
In 60 si barricano nello stabile
Alle prime ore di questa mattina èiniziato lo sgombero dell'ospedale Regina Elena in via Castro Laurenziano, aRoma, nelle cui aree in disuso da anni avevano trovato residenza circa 250famiglie senza casa. E da questa mattina si manifesta, per le vie di Roma,contro lo sgombero. Una sessantina di persone, tra cui diversi bambini, cheviveva all'interno dello stabile, in mattinata si è barricata in una partedell'immobile cercando di opporre resistenza passiva allo sgombero. Intanto suviale Ippocrate agenti delle forze dell'ordine sono schierati e pronti aintervenire. Alcuni occupanti si sono ‘asserragliati' sul tetto e sullaterrazza. “Con una operazione di poliziaenorme e inaccettabile, lo stabile sta per essere evacuato, forse per essererestituito all'Università e ricadere ancora nell'abbandono e nell'incuria, oforse per diventare l'ennesimo ‘affare' di qualche gruppo bancario oimmobiliare”, dichiara in una nota il capogruppo capitolino di ‘Roma in Action'Andrea Alzetta. “Il problema del Regina Elena è unproblema antico, l'università ha manifestato la necessità di prendere possessodei padiglioni. Su questa richiesta la prefettura si è mossa e noi siamopresenti con i servizi sociali”, dice il sindaco Gianni Alemanno, aFiumicino in partenza per il pellegrinaggio a Lourdes; “Tutte le persone sonostate avviate presso istituti di accoglienza. I nuclei familiari non sono statidivisi: garantiremo piena assistenza a tutti. Spero prevalga il buon senso”. Lefamiglie residenti al Regina Elena dovrebbero essere trasferite in residence aFinocchio, Monteverde e nel territorio del Municipio VIII. “Ogni tre mesi, dal 2006, l'Università La Sapienza di Romasollecita il Prefetto di Roma e la Procura della Repubblica a rendere disponibili i locali delRegina Elena”, riferisce Luigi Frati, Rettore della Sapienza, attraversouna nota trasmessa da Radio Popolare Roma. “La richiesta viene rinnovata dicontinuo perché l'azienda vi deve realizzare il reparto di ematologiaoncologica. I malati di leucemia e altri tumori”, aggiunge Frati, “sonosistemati in topaie perché il Regina Elena è occupato. Il problema della casa èdrammatico a Roma ma non è l'Università a doversene fare carico. Mi risulta,inoltre, che il Comune abbia messo a disposizione delle famiglie sgomberate deiresidence adeguati”. Ma le proteste non si sono limitateall'occupazione dello stabile: in mattinata da viale Ippocrate si è mosso uncorteo spontaneo indetto dai comitati di lotta per la casa per protestare controlo sgombero del Regina Elena, quindi in serata un gruppo di manifestanti èsalito sul tetto dei Musei Capitolini in piazza del Campidoglio a Romaarrampicandosi su un'impalcatura. Si tratta di manifestanti dei movimenti dilotta per la casa che da questo pomeriggio sono in presidio davanti alCampidoglio. I manifestanti hanno esposto lo striscione 'Come all'Innse finoalla vittoria. Casa subito. Sul posto vigili del fuoco e forze dell'ordine. Questamattina, invece alcune centinaia di manifestanti stanno percorrendo vialedell'Università gridando slogan contro le forze dell'ordine e il sindaco.Questa mattina è entrato nell'immobile, dal quale stanno uscendo anche lepersone che si erano asserragliate, l'assessore ai Servizi sociali e allaSicurezza del Municipio III, Guido Capuano. “Non sono riuscito a sapere dovesono state portate queste famiglie - ha detto Capuano - nessuno mi ha dato unarisposta certa. È inammissibile. Qui ci vivevano 252 famiglie che avevano anchela residenza. Non c'erano clandestini. Inoltre, nessuno ci ha avvertiti dellosgombero, tutto è avvenuto al'ultimo minuto. Sono venuto anche a sapere chesolo ieri alle 19 il prefetto ha dato l'ok all'operazione di sgombero”.