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AltaRoma al via: Silvia Venturini Fendi presenta il calendario

Nuove leve, grandi nomi e più discipline riunite in nome dell'alta moda. La Capitale tra innovazione e storia del costume

Giulio Bucchi
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“Vorrei che tutti fossimo concentrati sulla manifestazione, perché lo merita”, non  è il momento di discutere l'assetto societario di AltaRoma, parola di Giancarlo Cremonesi, Presidente della Camera di Commercio, che sulla questione che si trascina dall'estate scorsa in merito alla partecipazione della Regione nella società lascia intendere che ci sarà tempo per decidere una volta spenti i riflettori. AltaRoma quindi prende il via, con il sostegno assoluto delle istituzioni e della Camera di Commercio, decisa a non lasciare spazio alle polemiche, con un calendario innovativo che mira a creare un fermento creativo comune mettendo insieme più discipline: moda, arte, design e fotografia, in un unico grande palcoscenico che la cultura ce l'ha nel dna, Roma.  La formula di AltaRoma - “Nel mondo le settimane della moda si stanno moltiplicando, ormai sono più di 100, questo perché le città hanno capito che parlare di moda è un importante catalizzatore”,  ha commentato Silvia Venturini Fendi, Presidente di AltaRoma nella conferenza stampa di presentazione dell'edizione numero XX della kermesse, che per i prossimi giorni ha in serbo grandi novità. L'obiettivo è sempre lo stesso, garantire ai giovani più promettenti una vetrina esclusiva e sostenere e promuovere l'alto artigianato fiore all'occhiello della tradizione italiana.  Questa è la formula con cui AltaRoma si vuole differenziare dalle altre manifestazioni distribuite nel mondo.  I nomi della kermesse - Anche quest'anno in calendario ci sono i grandi big della manifestazione, Fausto   Sarli, Raffaella Curiel, Gattinoni, Camillo Bona e Renato Balestra, e gli stranieri ormai romani d'adozione  -Tony Ward, Abed Mahfouz, Jack Guiss-  ma la prima regola della kermesse è abbattere gli schemi  prefissati e non rinchiudere la moda in una sterile categoria, così da garantire un flusso costante alla creatività. Via libera quindi ad appuntamenti  come “Les Objets Singuliers”, evento che ha portato giovani designers lanciatissimi a rielaborare capi di moda,  “A.I Gallery” e “A.I Fair”, che offrono una panoramica sul mondo del design, dell'arte e dell'artigianato, e alla mostra di Wayne Maser, fotografo di moda amato dalle star, da Madonna a Johnny Depp,  che ha scelto proprio Roma per presentare l'anteprima mondiale della sua mostra “Disposable”.  Giovani promesse - AltaRoma che  continua a guardare al futuro, in prima linea schiera i futuri couturier lanciati dal concorso “Who's on next”, quindi il greco Angelos Bratis, che ha vinto la scorsa edizione e poi Stella Jean, To Long- Nam, Co/ Te e Marta Ferri,ma anche i 32 giovani di successo di Limited/Unlimited,  e gli acquisti più recenti della kermesse, da Nino Lettieri a Giada Curti a Gianni Molaro, e poi ancora Silvina Maestro, guest designer di questa edizione che le ossa se l'è fatte al fianco di Riccardo Tisci e John Galliano.  AltaRoma poi con il suo calendario strizza l'occhio alla storia del costume e ai suoi attori più formidabili: durante la fashion week sarà presentato il nuovo Portale degli archivi della moda mentre Gianni Alemanno premierà  in Campidoglio Roberto Capucci con l'ambita Lupa Capitolina, un omaggio dovuto ad uno dei grandi maestri che per Roma ha fatto e continua a fare tanto, sostenendo i giovani e la kermesse. In fondo l'obiettivo è proprio questo, guardare al passato come trama in cui innestare il futuro più promettente. Su questa riflessione nasce il progetto “Lancetti: un viaggio lungo 50 anni di moda”, un'iniziativa che vede la giovane designer poco più che ventenne Caterina Gatta alle prese con alcuni iconici capi della maison Lancetti da reinterpretare in chiave contemporanea con tessuti storici del brand, un modo innovativo per dare nuova linfa ad un patrimonio culturale di ricchezza infinita. di Donatella Perrone

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