Roma, incontro scrittori-Siae
"Più tutela su internet"
La Siae si infiltrerà nella ‘Rete' per proteggere gli autori dalla pirateria informatica. L'intervento della società per il diritto d'autore nasce come risposta alle richieste avanzate dagli scrittori del panorama digitale, durante l'incontro con il presidente Giorgio Assumma e il direttore Generale Domenico Caridi. Prossimamente, infatti, per contrastare la pirateria, gli autori saranno assistiti e tutelati dalla Siae, sia per la negoziazione con gli editori sia per l'applicazione del contrassegno anche nella versione digitale delle opere. "Gli scrittori vanno tutelati" - Tra i punti in sospeso anche la richiesta da parte degli scrittori di usufruire di specifiche forme di previdenza e assistenza sanitaria alla categoria. “Molti scrittori corrono oggi il rischio di vedere le proprie opere diffuse su Internet, subire tagli - ha detto Assumma - manomissioni, traduzioni non autorizzate, vedendo così leso il loro diritto morale sulle stesse. Tra le molte iniziative che la Siae ha in cantiere per migliorare la tutela degli scrittori, è allo studio un sistema di identificazione di ogni singolo esemplare di un'opera letteraria, che attraverso un codice numerico generato da un algoritmo è in grado di tracciare tutti i passaggi su Internet dei file digitali contenenti l'opera stessa”. "Diritti d'autore espropiati" - All'incontro erano presenti le principali associazioni di categoria degli scrittori: il Sindacato nazionale scrittori, il Sindacato libero scrittori italiani, la Uil/Unsa che hanno annunciato la costituzione di un nuovo organismo federativo tra tutte le associazioni degli scrittori. “Siamo di fronte - ha detto Francesco Mercadante del Sindacato libero scrittori italiani - a un vero e proprio fenomeno di espropriazione dei nostri diritti: i nostri testi universitari vengono ‘demanializzati', con profitti solo per i ‘pirati'. Non vogliamo più essere perdenti per fato e vogliamo il contrassegno Siae sulle nostre opere”.