Recuperato dopo 30 anni
il capolavoro di Tiarini
C'è voluto un lifting di 30 anni per salvare ‘Il miracolo' erestituire a Bologna uno dei suoi capolavori artistici. L'affresco diAlessandro Tiarini, “Il miracolo del monaco dissotterrato e assolto didisobbedienza”, torna infatti, nel luogo di origine dopo l'intervento di restauroad opera del laboratorio Ottorino Nonfarmale. La pittura verrà presentata ilprimo ottobre all'Istituto Ortopedico Rizzoli, nel complesso monumentale di SanMichele in Bosco. L'opera, restaurata con il contributo della Fondazione Cassadi Risparmio di Bologna, è stata staccata, oltre trent'anni fa, dal ChiostroOttagonale detto “dei Carracci” in San Michele in Bosco, per salvaguardarladall'umidità e dagli altri agenti atmosferici che ne minacciavano la rovina. Daallora l'affresco è rimasto custodito nei laboratori di Ottorino Nonfarmale,che ne eseguì a suo tempo il distacco e che oggi, su incarico della FondazioneCarisbo, ha compiuto il restauro che ha riportato l'opera all'antico splendore.L'affresco verrà ricollocato temporaneamente nella “manica lunga” del convento,il più lungo vano architettonico della città di Bologna. In origine, il dipintoraffigura il miracolo del monaco dissotterrato e assolto di disobbedienza,parte del ciclo di storie della Vita di San Benedetto, eseguite tra il 1604 eil 1605 da Ludovico Carracci, da i suoi allievi e da Guido Reni. Lo scomparto, realizzatoa cantiere chiuso da Alessandro Tiarini, era in origine uno dei due assegnati aGuido Reni, che tuttavia ne realizzò solo uno. Alessandro Tiarini (1577-1668),si forma a Bologna presso Prospero Fontana e Bartolomeo Cesi, prima di entrarea Firenze nella bottega di Domenico Cresti detto il Passignano. Tornato nellasua città si avvicina a Ludovico Carracci, recependone le istanzenaturalistiche della sua nuova pittura. Oltre alle opere licenziate a Bologna(tra cui i dipinti in San Petronio e San Domenico), si ricordano i lavorisvolti a Reggio Emilia, tra cui gli affreschi nella Basilica della Ghiara ediverse pale d'altare nelle chiese cittadine. Sensibile interpretedell'iconografia sacra, Tiarini declina i soggetti con mirabile sapienza scenograficadando vita ad impaginazioni solenni, con figure poste in abili scorci entrosoluzioni luministiche dagli effetti teatrali.