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Sanita': sondaggio in Usa, cittadini scettici e disinformati su riforma

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Salute

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Milano, 2 mar. (Adnkronos Salute) - Poca fiducia negli effetti migliorativi della riforma sanitaria voluta negli Usa dal presidente Barack Obama, e tanta disinformazione sulle misure varate. Secondo un sondaggio targato 'Usa Today/Gallup', gli statunitensi hanno reagito in maniera contrastante alla nuova legge che aspira a cambiare il volto del sistema sanitario a stelle e strisce. I risultati di questo 'check up' sui sentimenti degli americani nei confronti del provvedimento fotografano però, secondo gli esperti, anche un disinteresse diffuso verso la materia. Sono passati quasi due anni da quando Obama ha firmato la legge di riforma. E anche adesso la maggior parte dei cittadini Usa non sembra avere idea di ciò che è stato approvato o di come funziona, sottolineano alcuni analisti politici. Il dibattito occupa diverse pagine nei quotidiani degli States, interessati a capire come la popolazione abbia metabolizzato la cosiddetta 'Obamacare', la riforma sanitaria cavallo di battaglia del presidente. Un aspetto che potrebbe offrire un tassello fondamentale per interpretare il futuro orientamento dei cittadini alle urne. Quasi i tre quarti degli statunitensi, secondo l'esito del sondaggio ritengono che l'obbligo previsto per la maggior parte dei cittadini di dotarsi di una copertura assicurativa (il cosiddetto 'mandato individuale') sia incostituzionale. Circa il 70% degli intervistati per il sondaggio dice che la legge non li ha colpiti personalmente. Circa un terzo è convinto che le modifiche non porteranno alcuna differenza per la loro famiglie, mentre il 38% sostiene che peggioreranno le cose. Solo il 24% degli intervistati dichiara di aspettarsi che la legge di riforma sortisca un effetto migliorativo. "Le persone non sembrano capire che la legge di riforma sanitaria ha già un impatto molto significativo sulla loro vita", osserva Shana Alex Lavarreda, director of Health insurance studies all'Ucla Center for Health Policy Research. Qualche esempio? "I pazienti del programma Medicare hanno ora il diritto ad accedere a cure preventive gratuite, come anche a una copertura più ampia dei farmaci su prescrizione". Ci sono altri cambiamenti che entrano nella vita di tutti i giorni. "Se siete entrati in un ristorante e guardate i conteggi di calorie sul menu, e sulla base di queste informazioni cambiate la vostra ordinazione, ecco che siete stati colpiti dalla legge di riforma sanitaria, perché è per effetto di questa legge che i conteggi delle calorie sono sopra quei menu", osserva Lavarreda. La diffidenza più grande degli americani è riservata al 'mandato individuale'. La Corte Suprema degli Stati Uniti affronterà la questione. Il nodo è: il Congresso ha il diritto di imporre una sorta di 'mandato nazionale'? I favorevoli, come per esempio il professore di diritto di Harvard, Laurence Tribe, dicono che esistono dei consolidati precedenti che spianano la strada al Congresso. Secondo l'esperto permettere alle persone di restare senza copertura assicurativa sposta le spese mediche sugli altri e non si può costringere una società a pagare per le cure mediche di chi fa un giro gratis nel sistema", esemplifica Tribe. I critici, dal canto loro, ribattono che il Congresso sta sconfinando dalle sue competenze, imponendo alla gente di comprare un prodotto che potrebbero non volere. "Il provvedimento impone a tutti di acquistare l'assicurazione sanitaria indipendentemente dal fatto che chiedano o non chiedano cure e assistenza", incalza Randy Barnett della Georgetown University. I sostenitori della riforma sottolineano: non è come se il legislatore stia puntando una pistola alla testa delle persone forzandole ad assicurarsi. Il punto chiave, continuano, è che l'assicurazione sanitaria funziona efficacemente solo quando tutti sono nel bacino di rischio - giovani e vecchi, malati e sani. Se non ci fosse il mandato individuale molte persone naturalmente aspetterebbero di aver bisogno dell'assistenza sanitaria per acquistare la copertura assicurativa. Questo farebbe salire i premi alle stelle e renderebbe ancora meno conveniente e accessibile l'assicurazione di quanto lo sia ora, concludono i pro riforma.

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