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Salute: 1 mln gli italiani che balbettano, filo diretto con logopedisti

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Salute

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Milano, 5 mar. (Adnkronos Salute) - Sono quasi 1 milione gli italiani che balbettano. Per aiutarli a "liberare le parole" scendono in campo i logopedisti, che in occasione della Giornata europea della logopedia (6 marzo) si mettono a disposizione dei cittadini per un filo diretto no-stop di 5 giorni: a partire da oggi, fino a venerdì 9 marzo, sarà possibile contattare un esperto della Federazione logopedisti italiani (Fli) al numero telefonico 049-8647936 o all'indirizzo e-mail [email protected], per ottenere immediatamente notizie sul disturbo, consigli qualificati e il riferimento dell'esperto logopedista più vicino a casa. Sul sito www.fli.it, inoltre, è attiva una pagina dedicata a chi tartaglia. "Libera le parole" è lo slogan scelto per la Giornata europea della logopedia che si celebra domani, promossa dal Comitée Permanent de Liaison des Orthophonistes-Logopèdes (Cplol) dell'Ue. "La balbuzie - spiega in una nota la presidente Fli, Tiziana Rossetto - è un disordine evolutivo del linguaggio che impedisce di parlare in modo fluido. Di solito si manifesta nei bambini tra i 3 e i 5 anni e, se non curata in modo adeguato, può raggiungere l'età adulta. Ripetizioni e prolungamenti di suoni, sillabe o parole, così come esitazioni e blocchi di silenzio, sono i principali sintomi. Si tratta di disfluenze involontarie, di cui il balbuziente è consapevole, ma che non è sempre in grado di controllare". La balbuzie ha una prevalenza di circa l'1% nella popolazione e presenta un'incidenza del 4-5%. "In Italia si contano quasi 1 milione di soggetti balbuzienti", stimano i logopedisti. "Esistono differenze sia legate al sesso che all'età", continua Rossetto. In generale i maschi balbettano più spesso delle femmine, "con un rapporto che varia da 3 a 1, fino a 5 a 1. Nei bambini in pieno sviluppo linguistico, cioè sotto i 4 anni, questa differenza tra i sessi si riduce a un rapporto di 2 a 1. Il motivo di questa disparità non è ancora stato identificato - precisa l'esperta - ed è un campo di applicazione degli studi genetici. Tuttavia, diversi studi hanno evidenziato una differenza di maturazione nello sviluppo linguistico tra maschi e femmine". "La stima prognostica è che il 75-80%" dei balbuzienti "torneranno gradualmente alla fluenza - riferisce ancora la presidente Fli - Qualora invece il problema persista oltre i 12-18 mesi consecutivi, le probabilità di una risoluzione spontanea diminuiscono e diventa necessario iniziare un percorso rieducativo" per imparare a 'sciogliere' l'eloquio. "Ricordiamo che la balbuzie può essere curata e può scomparire - avverte la specialista - ma dalla balbuzie non si può mai guarire completamente".

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