Farmaci: Anifa, -2,5% confezioni da banco vendute nel 2011
Salute
Roma, 20 mar. (Adnkronos Salute) - I medicinali senza obbligo di prescrizione, che costituiscono il 16,9% del mercato farmaceutico complessivo a volumi e l'11,6% a valori, nel 2011 hanno registrato consumi per 310 milioni di confezioni (-2,5%), per un giro d'affari di 2.210 milioni di euro (-0,1%). Anche il 2011 si chiude, quindi, con un calo dei volumi e una tenuta dei fatturati, nota l'Associazione nazionale dell'industria farmaceutica dell'automedicazione (Anifa). Nel 2011 sono state acquistate in Italia poco più di 1,8 miliardi di confezioni di medicinali (+0,4%) per un controvalore di oltre 19 miliardi di euro, in diminuzione del 2,2% rispetto al consuntivo 2010. Guardando nello specifico l'andamento delle vendite delle due classi di medicinali che costituiscono i farmaci senza obbligo di ricetta, e cioè le specialità di automedicazione o Otc (Over The Counter) - quelle a cui è consentita la pubblicità al cittadino - e i farmaci Sp - che non possono comunicare direttamente al pubblico, - si osserva che gli Otc hanno visto diminuire dell'1,4% il numero di confezioni acquistate (233,2 milioni) per un giro d'affari di 1.675,5 milioni di euro mentre i farmaci Sp, con fatturati pari a otre 534 milioni di euro, presentano una flessione dei volumi del 5,8% (77,2 milioni di confezioni). I dati del comparto non prescription evidenziano una diminuzione dei volumi dovuta sia a una contrazione generalizzata dei consumi, legati alla stagionalità ? una primavera fresca con una bassa incidenza dei sintomi delle allergie respiratorie e un autunno e un inizio di inverno caratterizzati da temperature al di sotto delle medie stagionali hanno determinato, fatta eccezione per il primo trimestre, una contrazione generalizzata delle vendite - che ad alcune riclassificazioni a farmaco da prescrizione (classe C) di alcune categorie di prodotti, soprattutto nell'area degli antinfiammatori per uso topico. Di contro - prosegue l'Anifa - l'immissione sul mercato di nuovi prodotti, specie nell'area dell'apparato digerente, l'extension line di prodotti già esistenti e lo switch di diversi prodotti/confezioni da farmaco Sp a farmaco Otc, danno segnali di positivo dinamismo al mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione. Ciò non è tuttavia sufficiente a segnare una inversione dei trend registrati nell'ultimo quinquennio a livello complessivo, in cui il tasso medio anno di crescita è stato del -2% a volumi e dello +0,4% a valori. Con riferimento alle classi terapeutiche, quella dei farmaci per le malattie da raffreddamento si conferma la più rilevante, con una quota del 34,2% del mercato a volumi e del 30,7% a valori. Questa categoria ha assistito a una contrazione del numero di confezioni vendute, oltre 106 milioni, dell'1,2% per controvalore di 678 milioni. La classe degli analgesici e quella dei farmaci per l?apparato digerente, le altre due aree terapeutiche principali, sono quelle per le quali si evidenziano maggiormente gli effetti dei passaggi di prodotto - switch e switch back - tra farmaci da prescrizione e farmaci senza obbligo di ricetta. La farmacia si conferma il canale di acquisto privilegiato per le specialità senza obbligo di prescrizione con il 91,6% di confezioni vendute (284,5 milioni) e un giro di affari di poco superiore ai 2 miliardi di euro (92,6% del mercato a valore). Stabile al 3,5% la quota della Gdo, mentre la parafarmacia ha costantemente eroso, seppure di misura, quote di mercato alla farmacia con vendite, a fine 2011, pari al 4,9% del numero di confezioni (poco più di 15 milioni) per un giro d'affari di circa 102 milioni di euro (4,6% del mercato a valori). Rispetto alla performance dell'anno appena trascorso, le farmacie e i corner Gdo assistono a una contrazione delle confezioni vendute rispettivamente del 2,7% e del 2,1% mentre la parafarmacia registra un +1%.