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Salute: Balduzzi, Stato ne' etico ne' biscazziere, ludopatia vera malattia

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Salute

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Milano, 26 mar. (Adnkronos Salute) - Inserire la cura delle ludopatie nei Livelli essenziali di assistenza non significa essere in presenza di uno "Stato etico", che pretende di decidere quali sono i comportamenti giusti dei suoi cittadini e quali quelli sbagliati. Lo ha precisato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, intervistato questa mattina su Radio 24. Rimborsare la terapia del gioco d'azzardo patologico, che "è riconosciuta dalla letteratura internazionale come vera malattia", ha puntualizzato, è semplicemente "un'estensione del principio di solidarietà sociale che è tra i principi di fondo della nostra Costituzione di Stato liberal democratico". "Non è che costringiamo queste persone a un trattamento sanitario obbligatorio - ha aggiunto Balduzzi - Diamo solo a chi lo vuole la possibilità di recuperare salute ed equilibrio". E non si parli neppure di "Stato biscazziere" per le tasse incassate sul gioco, ha continuato il ministro. Fra questo e il voler aiutare i ludopatici, infatti, "ci sarebbe contraddizione soltanto se lo Stato incentivasse il gioco d'azzardo attraverso forme pubblicitarie anomale da evitare". A proposito di spot sui giochi, il responsabile della Sanità italiana ha assicurato di essere "assolutamente sulla stessa linea" del ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, con delega alle politiche per la famiglia, Andrea Riccardi. "Siamo lavorando, noi e i nostri uffici, insieme per una proposta comune e siamo già molto avanti. L'opinione è che non si tratta di vietare in modo generalizzato, ma di vietare o assoggettare a particolari controlli la pubblicità truffaldina. Il punto è capire attraverso qualche strumenti è più opportuno farlo".

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