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Salute: allergie per quasi 30% italiani, numeri in crescita

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Milano, 28 mar. (Adnkronos Salute) - Sono quasi il 30% gli italiani allergici, almeno 15 milioni di persone, con numeri in crescita a causa di fattori ambientali, ma soprattutto sociali. "Secondo gli ultimi studi epidemiologici, condotti sulla fascia pediatrica della popolazione - spiega all'Adnkronos Salute il pediatra allergologo milanese Alessandro Fiocchi, direttore di Melloni Pediatria - al primo posto ci sono le forme respiratorie che colpiscono a seconda delle città il 25-28% dei 13-14enni; la pollinosi affligge il 20-21%, l'asma il 9-10% e la dermatite atopica il 5-7%". Le allergie alimentari colpiscono invece "il 4% della popolazione in generale, con una variazione tra il 7% registrato nei bambini da 0 a 2 anni e il 2% dei 40-50enni". Una recente 'classifica' dei cibi più allergizzanti vede "al primo posto l'uovo, seguito da latte, grano, soia e arachide". "Almeno tra gli under 18 - sottolinea Fiocchi, presidente dell'onlus Allegria (Associazione per la ricerca su allergia e asma infantili), e chairman del Comitato allergie alimentari dell'Organizzazione mondiale allergie - risultano in calo rispetto al passato le allergie agli acari della polveri. Aumentano invece le allergie agli animali, a causa dell'abitudine sempre più diffusa di ospitare nelle case italiane specie 'nuove'". Non solo cani e gatti, ma anche conigli nonché "furetti, cavie, criceti e roditori vari, responsabili di forme allergiche che un tempo - evidenzia l'esperto - si osservavano soltanto fra gli addetti agli stabulari nei laboratori di ricerca". Anche per le allergie ai pollini si registra un "continuo, lieve incremento". Un aumento in cui lo smog fa certamente la sua parte, conferma Fiocchi, "ma è solo la causa numero 9", puntualizza. Il primo fattore 'alla sbarra' è che "le famiglie italiane sono sempre meno numerose". Il legame fra questo nuovo modello sociale e l'aumento delle allergie ha "due possibili spiegazioni: la prima rimanda alla nota teoria dell'igiene che penalizza soprattutto i figli unici", sotto più stretto controllo rispetto a chi ha tanti fratelli, e quindi con meno possibilità di 'allenare' il proprio sistema immunitario. "La seconda teoria, meno popolare ma altrettanto solida, è la cosiddetta 'ipotesi intrauterina'. In parole povere, la donna è 'programmata' per diventare madre presto e più volte". Sul podio delle cause di aumento delle allergie, la 'medaglia d'argento' va poi "all'incremento del reddito, perché nonostante la crisi siamo relativamente ricchi e le allergie sono una malattia del benessere". Al terzo posto, infine, c'è "l'età delle mamme, in continuo aumento".

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