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Alimenti: Gb, allo studio 'tassa' contro tazze usa e getta

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Roma, 5 gen. (AdnKronos Salute) - Mentre in Italia impazza la questione 'sacchetti bio', in Gran Bretagna pensano a limitare l'impatto ambientale di tazze e bicchieroni usa e getta, quelli per intenderci usati da Starbucks e altre catene simili. I parlamentari britannici propongono una sorta di 'tassa' da 25 centesimi di sterlina sulle tazze di caffè usa e getta e un successivo divieto totale, a meno che non migliori il riciclo di questi prodotti. Un rapporto dell'Environmental Audit Committee sostiene che la tassa dovrebbe essere utilizzata per migliorare le strutture di riciclaggio e ritrattamento dei rifiuti del Regno Unito. Non solo. I parlamentari sostengono che le tazze usa e getta dovrebbero essere messe al bando nel 2023, a meno che si riesca a riciclarle tutte. Il governo, dal canto suo, sottolinea che i rifiuti in plastica sono un problema e che studierà una tassa sulle plastiche mono-uso. La segretaria della Commissione parlamentare, Mary Creagh, ha ricordato che il Regno Unito getta 2,5 mld di tazze monouso ogni anno, abbastanza per circondare il pianeta cinque volte e mezza. "Praticamente nessuna viene riciclata e mezzo milione al giorno finiscono nella spazzatura. I produttori e distributori di tazze da caffè non sono intervenuti per correggere tutto ciò. E il mercato britannico dei coffee shop si sta espandendo rapidamente, dunque - sottolinea sulla Bbc online - dobbiamo iniziare una rivoluzione nel riciclo". La proposta di una tassa trova, naturalmente, l'opposizione dei produttori di tazze di carta. Mentre in alcuni coffee shop già viene proposto uno sconto a chi si porta la tazza da casa. Bisogna dire che questo tipo di prodotti monouso tecnicamente sarebbe anche riciclabile, ma la maggior parte sfugge a questo processo perché in Gb esistono solo tre strutture in grado di separare i componenti di carta e plastica per il riciclo. Coffee shop e produttori sono in allarme, mentre le raccomandazioni della commissione trovano il plauso delle associazioni ambientaliste. "Non dobbiamo consentire all'industria del packaging di ignorare queste raccomandazioni", sottolinea Fiona Nicholls di Greenpeace Uk. Per la British Coffee Association, che pure afferma di condividere il report, la tassa non è la risposta giusta. Occorre piuttosto investire in infrastrutture e migliorare i processi per riciclare correttamente questi prodotti. La discussione è aperta, ma ormai in Gb i bicchieroni usa e getta sono nel mirino.

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