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“Bisogna individuare azioni comuni contro i deficit visivi”

In occasione di Mido, evento protagonista del primo 'Eye health awareness day', esperti, istituzioni e operatori sul campo si sono incontrati per riflettere sul tema della salute dell'occhio

Maria Rita Montebelli
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Proteggere la vista si può: oltre l'80 per cento dei deficit visivi può infatti essere prevenuto o curato. Ma a fare la differenza tra una diagnosi precoce – quindi una terapia efficace – e il fastidio quotidiano che comportano i problemi di vista, è la stretta collaborazione tra associazioni e istituzioni. È uno dei temi emersi durante il primo Eye health awareness day, la prima giornata internazionale dedicata alla sensibilizzazione sulla salute visiva che ha avuto luogo negli scorsi giorni. In occasione di Mido - evento mondiale dedicato all'occhiale - esperti, istituzioni e operatori sul campo si sono incontrati per riflettere sul tema e individuare azioni comuni: sull'Italia, l'idea di un'anagrafe ministeriale di progetti di sensibilizzazione per non disperdere le risorse e, a livello internazionale, un tavolo interassociativo per proseguire il dialogo e per declinare una campagna congiunta. Ne hanno parlato, con interventi sul piano istituzionale Giuseppe Ruocco, segretario generale del ministero della salute e Francesco Bandello del Comitato tecnico nazionale prevenzione cecità. Gli addetti ai lavori sul campo hanno ipotizzato come impostare un futuro all'insegna della salute della vista di bambini e adulti: linee comuni per massimizzare i messaggi è l'obiettivo su cui convergono alcune tra le maggiori associazioni che a livello internazionale operano sul campo, intervenute al dibattito, Association nationale pour l'amélioration de la vue - Asnav (Francia), Commissione difesa vista onlus (Italia), European council of optometry and optics - Ecoo (Austria), Fondazione per la vista (Italia), Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità - Iapb (Italia), Lions club international (Italia/Usa), The vision council (Usa), Visión y vida (Spagna), Vision + onlus (Italia). Le parole chiave emerse sono: informazione, condivisione, competenze, screening, coinvolgimento delle famiglie. Al centro del dibattito in primis la salute dei bambini, tra gli ambiti di intervento ritenuti prioritari anche nel mondo occidentale. In generale, comunque, le associazioni segnalano che tutti i cittadini trascurano la salute degli occhi e si fa poco ricorso a visite oculistiche. Un problema grave se si pensa che molte persone guidano anche un veicolo. Diversi gli strumenti e le azioni che gli operatori intervenuti hanno condiviso come modello per aumentare la consapevolezza dell'importanza di una buona salute degli occhi, puntando sulla prevenzione. In particolare le campagne di sensibilizzazione hanno grande successo e gli screening gratuiti fanno registrare grandi numeri. “Abbiamo voluto il primo Eye health awarenes sday - spiega il presidente di Mido Giovanni Vitaloni - per ricordare che gli occhiali non sono solo un accessorio fashion, ma rivestono anche funzioni fondamentali come la correzione dei difetti visivi e la protezione dai raggi Uv. Le proposte avanzate in questa sede gettano le basi per un percorso da costruire a livello internazionale e da declinare in ciascun contesto nazionale. Auspichiamo – conclude Vitaloni - sia un primo passo per incrementare l'efficienza dei messaggi sui cittadini e per costruire piani mirati per la salute della vista”. (MATILDE SCUDERI)

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