Marzo, mese del mieloma multiplo 'punto' degli esperti sulla patologia
Ogni anno in Italia 5 mila nuovi casi. Grazie a ricerca e innovazione aumentata del 50 per cento la sopravvivenza dei pazienti negli ultimi 20 anni. La campagna di awareness ‘Rethink Relapse'
Sensibilizzare e informare a 360° sul mieloma multiplo, dai sintomi alle possibilità terapeutiche attuali e future, con focus sul ruolo dell'associazionismo. Questo l'obiettivo del convegno ‘Mieloma multiplo: riflessioni sull'oggi con uno sguardo al domani' che ha visto partecipare attivamente non solo clinici e specialisti, ma anche le associazioni di pazienti più rappresentative. L'evento è stato realizzato con il patrocinio di Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Società Italiana di Ematologia, AIL, AIMaC, FAVO, Fondazione Federico Calabresi, Fondazione GIMEMA, Fondazione Malattie del Sangue, GITMO, OMAR e UNIAMO e grazie al contributo non condizionato di Celgene. Il mieloma multiplo, malattia rara, è un tumore del sangue che colpisce le plasmacellule, una componente molto importante del sistema immunitario. In Europa si contano 39 mila nuovi casi ogni anno, di cui oltre 5 mila solo in Italia. Nella maggioranza dei casi si presenta dopo i 60 anni ed è più frequente negli uomini che nelle donne. “Tra le patologie tumorali, il mieloma multiplo è quella in cui la ricerca ha fatto maggiori passi avanti negli ultimi 10 anni, registrando un tasso di sopravvivenza raddoppiato rispetto a quello dei primi anni del 2000”, ha spiegato Paolo Corradini, presidente della Società italiana di Ematologia Sie. Le terapie innovative oggi disponibili, che spaziano dagli immunomodulanti ai farmaci di origine biologica, tutte caratterizzate da sofisticati meccanismi d'azione, consentono un buon controllo della malattia, offrendo al paziente la possibilità di una protezione dalle recidive più prolungata rispetto al passato e una migliore qualità di vita. “Tra le opzioni di trattamento a disposizione del clinico nella lotta al mieloma multiplo, gli immunoterapici orali rappresentano oggi la classe di farmaci cardine per permettere il controllo della malattia nel lungo termine in tutte le sue fasi”, ha affermato Michele Cavo, direttore dell'Istituto di Ematologia Seràgnoli – Policlinico S. Orsola Malpighi. Il trapianto di cellule staminali autologhe, utilizzato da 20 anni nei pazienti più giovani con mieloma multiplo, rimane a tutt'oggi la terapia di elezione, in quanto è inserito in un programma sequenziale, in cui il trapianto è preceduto e poi seguito da un trattamento con nuovi farmaci. “A seguito della reinfusione di cellule staminali criopreservate il paziente può essere dimesso per proseguire cure e controlli in regime ambulatoriale”, ha aggiunto Francesca Patriarca, membro del consiglio direttivo Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare – GITMO. “Combatto contro la malattia da 15 anni. Penso che oggi i pazienti abbiano a disposizione terapie che possono essere assunte continuativamente e tali da proteggerli giorno dopo giorno. Purtroppo però non si osa ancora parlare di guarigione”, ha dichiarato Sylvie Menard, ex-ricercatrice in oncologia e paziente affetta da mieloma multiplo. L'interesse della ricerca clinica nei confronti del mieloma multiplo è estremamente elevato come dimostrato dal numero degli studi clinici, triplicatosi negli ultimi 10 anni. “La ricerca di nuove terapie per il mieloma multiplo prosegue senza sosta, includendo terapie altamente sofisticate come quelle geniche. Ad un importante congresso internazionale tenutosi negli scorsi mesi sono stati presentati risultati estremamente promettenti relativi all'utilizzo della prima CAR-T nel trattamento della patologia”, ha precisato Mario Boccadoro, direttore della Struttura Complessa di Ematologia dell'Azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e chairman, Working Party Mieloma Multiplo istituito presso la Fondazione GIMEMA. Celgene, impegnata da sempre nell'area ematologica, ha cambiato in maniera radicale il paradigma di trattamento del mieloma multiplo, avendo reso possibile la terapia continuativa attraverso una classe di farmaci in grado di incidere sul sistema immunitario. “Il nostro impegno è continuo e inarrestabile per migliorare la gestione della patologia. Per questo i nostri sforzi si concentrano nella ricerca e sviluppo, nella quale investiamo il 40% del fatturato, così milioni di pazienti nel mondo possono beneficiare di un'aspettativa di vita migliore – ha affermato Jean Yves Chatelan, amministratore delegato Celgene – Il mese del mieloma multiplo è per noi un'occasione in più per dar voce ai pazienti di tutta Europa. Con tale obiettivo è nata la campagna di awareness ‘Rethink Relapse' per far luce sulla paura costante della recidiva e di come questa possa compromettere la sfera emotiva e il benessere del paziente anche nella fase di remissione”. (FABRIZIA MASELLI)