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Mangeresti mai un insetto?4 italiani su 10 direbbero sì

Un'indagine condotta da Doxa per Rentokil Initial ha rivelato che oltre il 40 per cento degli italiani pensa che gli insetti potranno rappresentare uno dei cibi del futuro, in particolare i giovani tra 18 e 34 anni

Maria Rita Montebelli
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Gli italiani e il cibo, una storia d'amore che dura da generazioni. E se è vero che spesso ci facciamo riconoscere all'estero perché – viziati dalla cucina nostrana – facciamo fatica ad adattarci alle pietanze straniere, è tuttavia innegabile che qualcosa stia cambiando. Stiamo diventando molto più avventurosi a tavola, lo dimostra non solo il numero crescente di ristoranti etnici, ma persino una ricerca, commissionata da Rentokil Initial a Doxa per indagare il sentimento degli italiani rispetto a un'abitudine distante anni luce dalle nostre: l'entomofagia, il consumo alimentare di insetti. Il cibo del futuro. Sono milioni nel mondo le persone che mangiano insetti e aracnidi come cavallette, grilli, coleotteri, bruchi e scorpioni – tra queste anche celebrità del calibro di Nicole Kidman – eppure per noi si tratta di novel food. Secondo uno studio condotto dalla FAO nel 2013, oltre ad essere ecosostenibile grazie alla facile reperibilità della materia prima, un'alimentazione a base di insetti è anche nutriente e ricca di proteine, grassi buoni, calcio, ferro e zinco e in generale più salubre rispetto a quella ‘tradizionale'. Ottime credenziali per candidarsi al titolo di ‘cibo del futuro' insomma, ma se al posto del tradizionale cappone natalizio, e dell'immancabile duo lenticchie-cotechino della notte di San Silvestro, gli italiani trovassero un menu a base di insetti? Italiani curiosi. Dall'indagine è emerso che oltre il 40 per cento degli italiani ritiene che gli insetti possano essere uno dei cibi del futuro e sono in particolare i giovani tra i 18 e i 34 anni a dimostrare maggiore apertura (49 per cento) contro il 63 per cento degli over 55 che pensa che gli insetti non saranno mai accettati come alimenti in Italia. Questa disponibilità degli italiani ad accogliere il novel food non è solo teoria, ma si conferma anche nell'assaggio. Difatti, 4 italiani su 10 mostrano un'apertura: trovando cibi a base di insetti nel menu del ristorante, il 19 per cento li assaggerebbe incuriosito dal gusto, mentre il 21 per cento sarebbe stupito e indeciso se assaggiarli. Igiene e salute. Durante lo studio è stato chiesto agli italiani cosa pensino degli effetti per la salute derivanti da questa particolare alimentazione, indipendentemente dal fatto che desiderino o meno assaggiare gli insetti. A sorpresa, 7 italiani su 10 pensano che cibi a base di insetti possano avere effetti benefici e fornire nutrienti utili al nostro organismo. Nonostante la riconosciuta ecosostenibilità di cibi a base di insetti, secondo il 73 per cento degli italiani la produzione degli stessi richiederebbe maggiori attenzioni in termini di sicurezza alimentare e pratiche igieniche, e il 55 per cento è molto preoccupato dal punto di vista sanitario per le pratiche che possano essere utilizzate o meno nella lavorazione degli insetti ad uso alimentare. In attesa di vedere se davvero scatterà questa rivoluzione nel piatto, il Parlamento europeo ha introdotto - già dallo scorso 1° gennaio 2018 - nuove regole per la vendita di nuovi prodotti alimentari, quindi anche degli insetti. Inoltre, la normativa europea si sta evolvendo per restare al passo con i tempi e saper rispondere anche ai dubbi posti dai nuovi trend alimentari. (MATILDE SCUDERI)

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