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Vincono 'Bioupper' tre start-upche innovano le scienze della vita

Anant, Patch e Quickly pro sono i team selezionati dalla giuria del programma a supporto dei giovani startupper, promosso da Novartis e Fondazione Cariplo con la partecipazione di IBM e la collaborazione di Cariplo Factory

Maria Rita Montebelli
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Sono tre i team vincitori della terza edizione di 'Bioupper', il programma che supporta giovani creativi che vogliono sviluppare una startup nelle scienze della vita. Si tratta di Anant, Patch e Quickly pro: il progetto di Anant parte dall'idea di un device pensato per analizzare la pelle e prevenire i tumori cutanei e utilizza l'intelligenza artificiale per dialogare con il paziente e il suo dermatologo. Patch ha ideato un chatbot basato sull'intelligenza artificiale, un vero e proprio assistente personale del paziente, che migliora efficienza e accuratezza dei test clinici e la comunicazione con il proprio medico. Quickly Pro ha progettato un wearable device, collegato ad una app, che guida la deambulazione del paziente e facilita il lavoro dei fisioterapisti. Il programma, promosso da Novartis e fondazione Cariplo con la partecipazione di Ibm e la collaborazione di Cariplo factory, ha premiato i tre team con un voucher da 180 mila euro in servizi ciascuno, da investire nello sviluppo della loro idea. A valutarli è stata una giuria altamente qualificata costituita da esponenti di primo piano del mondo istituzionale, scientifico, accademico italiano e della startup community. Tra le novità più importanti della terza edizione c'è stato l'ampliamento del programma ad aziende che già operano sul mercato, denominato ‘Call for scale' che rappresenta un'opportunità di crescita per imprese esistenti. Alla luce di queste novità e sulla base degli ottimi risultati raggiunti negli anni precedenti, anche questa terza edizione ha riscosso molto successo raccogliendo in totale 210 progetti, 158 per la Call for ideas e 52 per la Call for scale. I dieci finalisti hanno avuto la possibilità di sviluppare la propria idea durante ‘l'incubazione', un percorso di circa tre mesi pensato su misura per ciascuna idea d'impresa, nel corso del quale i team hanno consolidato la strategia di sviluppo del loro progetto e ampliato il proprio network. I percorsi di incubazione si sono svolti all'interno di una rete di incubatori sparsi su tutto il territorio nazionale comprendenti: Campania newsteel, Digital magics, dpixel, fondazione Filarete, I3p, Jcube, Polihub e Luissenlabs. “Questa terza edizione di Bioupper ha confermato che in Italia abbiamo le competenze, lacreatività e il tessuto industriale adatto per dare vita a progetti innovativi nel campo delle scienze della vita, un settore strategico che cresce, crea lavoro e incide sensibilmente sulla ricchezza del Paese - ha dichiarato Pasquale Frega, Country president di Novartis Italia e amministratore delegato di Novartis farma - La qualità dei progetti finalisti ci rende orgogliosi di aver promosso un'iniziativa che da tre anni rappresenta l'eccellenza del nostro settore”. “La qualità dei progetti giunti in finale testimonia che si deve continuare a credere e a investirenella ricerca e nell'innovazione che parte dall'Italia ed è capace di arrivare lontano, nel mondo- ha aggiunto Giuseppe Guzzetti, presidente di fondazione Cariplo - Siamo fieri di accompagnare i vincitori verso il successo, costruendo parte di quel ponte che porta dalla ricerca di base alle idee, e infine a far nascere iniziative concrete che oltre a trovare soluzioni innovative, contribuiscono a creare occupazione, in special modo per i giovani”. “L'esperienza di Bioupper ci ha confermato l'alto livello di competenza e innovazione tecnologica delle startup italiane. Questa secondo noi è la strada da perseguire - ha dichiarato Enrico Cereda, presidente e amministratore delegato di Ibm Italia - Crediamo che per il nostro Paese la sfida della competitività si vinca costruendo sulle competenze e sulla capacità di innovazione. E come Ibm siamo orgogliosi di contribuire ad accelerare il processo di crescita, mettendo a disposizione di imprese pubbliche e private strumenti e soluzioni tecnologiche all'avanguardia”. I team vincitori avranno accesso alla fase di go to market, un percorso che sarà personalizzato in base alle loro necessità e al loro settore di riferimento, per prepararli all'evento finale di BioUpper: la presentazione della loro azienda, sviluppata anche grazie al programma stesso, ai potenziali investitori nel corso dell'Investor day, previsto entro maggio 2019. (MATILDE SCUDERI)

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