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Contro il colesterolo ‘cattivo'nella malattia aterosclerotica

Una nuova approvazione da parte della Commissione europea attribuisce un'ulteriore indicazione per alirocumab, inibitore della Pcsk9 sviluppato da Regeron e Sanofi. L'approvazione si basa sui risultati dello studio Odyssey outcomes

Maria Rita Montebelli
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Ridurre il cosiddetto colesterolo ‘cattivo' – il colesterolo Ldl – è di fondamentale importanza in presenza di malattie a carico del sistema cardiovascolare, da oggi anche le persone con malattia aterosclerotica (Ascvd) hanno un asso in più nella propria manica: proprio per questi pazienti, la Commissione europea ha approvato una nuova indicazione per alirocumab per la riduzione del rischio cardiovascolare mediante la riduzione del colesterolo Ldl in associazione alla correzione di altri fattori di rischio. Sviluppato da Regeneron e Sanofi, alirocumab è un anticorpo monoclonale che impedisce il legame tra la pro-proteina della convertasisubtilisina/Kexin tipo 9 (Pcsk9) e i recettori del colesterolo Ldl, aumentando conseguentemente il numero dei recettori Ldl espressi sulla superficie delle cellule epatiche e riducendo così il colesterolo ‘cattivo' in circolazione nel sangue. "Sono molti i pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica che non riescono a ridurre i proprielevati livelli di colesterolo Ldl, pur modificando i propri stili di vita e nonostante il trattamento con statine, e molti di essi  hanno già sperimentato precedenti eventi cardiovascolari - ha detto John Reed, global head of research & development in Sanofi - Sono pazienti che potrebbero essere esposti a un rischio più elevato di un nuovo evento cardiovascolare che potrebbe rivelarsi letale. Questa nuova indicazione di alirocumabin Europa offre a medici e pazienti un'opzione terapeutica ipolipemizzante mirata alla riduzione del rischio ". Le Ascvd sono condizioni gravi dovute ad accumuli di placche arteriosclerotiche nelle arterie che determinano una riduzione del flusso sanguigno e possono causare ictus, malattie delle arterie periferiche e sindrome coronarica acuta (Acs), infarto e angina instabile. "Nonostante le opzioni terapeutiche disponibili, molti europei con malattie cardiovascolari accertate non sono ancora in grado di tenere sotto controllo il proprio livello di colesterolo - ha detto George D. Yancopoulos, president & chief scientific officer di Regeneron - Nell'ampio studio prospettico su cui si è basata anche questa approvazione della Commissione Europea (Odyssey outcomes) il trattamento con alirocumab ha dimostrato di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori, tra cui infarto, ictus e angina instabile, ed è stato associato ad una riduzione della mortalità per tutte le cause". (MATILDE SCUDERI)

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