QUALITÀ DELLA VITA

Al via nel Lazio la campagnadi consulenze AsmaZeroWeek

Maria Rita Montebelli

Mettere un freno all’asma si può, grazie ad una corretta informazione e all’adozione di buone pratiche di comportamento e trattamento. Questo lo scopo di ‘AsmaZeroWeek’, giunto alla terza edizione, che da 3 al 7 giugno giunge anche in Lazio. Si tratta di una campagna di consulenze specialistiche gratuite che offrirà ai pazienti che soffrono di asma di effettuare una visita di controllo e ricevere informazioni utili per una migliore gestione della propria malattia presso oltre 40 Centri specialistici distribuiti su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa è promossa da FederAsmaeallergie Onlus - Federazione Italiana Pazienti, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (Siaaic) e della Società Italiana di Pneumologia (Sip/irs), con il supporto non condizionato di AstraZeneca, l’iniziativa intende 'azzerare' i dubbi, le preoccupazioni e soprattutto l’impatto che l’asma ha sulla qualità di vita dei pazienti, attraverso la diffusione di corrette informazioni e l’adozione di adeguate strategie di comportamento e trattamento. “Fino ad oggi la gestione dell’asma è passata attraverso la nota ‘bomboletta blu’, utile per alleviare rapidamente i sintomi, ma non destinata a curare l’infiammazione sottostante. Quando insorge l’attacco d’asma - ha spiegato la professoressa Elda Graziani, Uoc Malattie respiratorie del Policlinico Umberto I di Roma - lo stimolo infiammatorio non è controllato per cui, oltre al broncodilatatore, è necessario somministrare l’antinfiammatorio. L’asma è una patologia cronica e come tale va trattata. Per questo le nuove Linee Guida non raccomandano più il trattamento con la sola bomboletta blu (Saba), ma piuttosto una combinazione di corticosteroide inalatorio (Ics) + beta2-agonista a lunga durata d’azione (Laba).  Una terapia farmacologica così formulata consente di ridurre gli attacchi gravi ed è raccomandata sia negli adulti sia negli adolescenti. Iniziative come AsmaZeroweek rappresentano importanti occasioni sia per controllare lo stato della malattia sia per aggiornare i pazienti sugli importanti progressi della ricerca scientifica nella sua gestione”. “Iniziative come questa – ha commentato Paola Rogliani, direttore Uoc Malattie apparato respiratorio Aou Policlinico Tor Vergata - sono fondamentali non solo per monitorare lo stato della malattia del paziente, ma anche per sensibilizzarlo su tutte quelle condizioni che assicurano un buon controllo della patologia. La conoscenza dei principali fattori di rischio e delle complicanze derivanti da una mancata aderenza al percorso terapeutico risultano tanto necessarie quanto la prescrizione di un trattamento. Un paziente consapevole e correttamente informato è, infatti, un paziente che aderisce alle terapie e che, quindi, può vivere appieno la propria vita nonostante l’asma”.  I Centri in Lazio che hanno aderito all’iniziativa sono: Aou Policlinico Tor Vergata, Viale Oxford, 81, Roma; Ospedale Sant’Andrea, Via di Grottarossa, 1035, Roma, Policlinico Umberto I, Viale del Policlinico, 155, Roma e il Regina Apostulorum - Via San Francesco, 50, Albano Laziale. Presso questi Centri, per quanti abbiano già ricevuto una diagnosi di asma, sarà possibile effettuare una visita di controllo gratuita. Per accedervi, i pazienti avranno a disposizione un Numero Verde (800 62 89 89), attivo fino al 7 giugno 2019 dal lunedì al venerdì (09.00-13.00/14.00-18.00), tramite cui è possibile prenotare la propria visita di controllo gratuita per una valutazione dello stato della malattia e ricevere informazioni utili alla sua gestione. A supporto dell’iniziativa, inoltre, il sito internet www.asmazeroweek.it e una pagina Facebook https://www.facebook.com/asmazero.it/dove poter trovare indicazioni e approfondimenti. L’asma colpisce circa 300 milioni di persone nel mondo e rappresenta la malattia respiratoria più frequente. In Europa sono circa 30 milioni i bambini e gli adulti di età inferiore ai 45 anni che ne sono affetti. In Italia la prevalenza di asma nella popolazione di età superiore ai 15 anni è pari al 6,1 per cento. Tuttavia, solo una minoranza dei pazienti asmatici si rivolge allo specialista di riferimento, spesso non consultando neppure il medico di base. Solo 1 paziente su 3 segue infatti correttamente le indicazioni e la terapia prescritta dal medico. Ma un buon controllo dell’asma passa necessariamente attraverso l’aderenza alle terapie e le visite mediche regolari: solo così è possibile ridurre notevolmente il rischio di riacutizzazioni con conseguenti visite d’emergenze o ricoveri. Difficoltà a respirare, tosse, respiro sibilante, senso di oppressione al torace. Sono questi i principali sintomi dell’asma, la cui intensità varia in rapporto all’entità dell’ostruzione bronchiale e al grado della sua percezione da parte del paziente. Fondamentale capire come la malattia si manifesti nel singolo paziente così da mettere in atto tutte le possibili misure di prevenzione e fronteggiare gli eventuali attacchi. (ANNA CAPASSO)