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Le trasfusioni di sangue nel Paese:aumentano donatori ma anche l'età

La Giornata mondiale del donatore di sangue è stata l'occasione per fare il punto sulla situazione del nostro paese ma anche per presentare un nuovo portale realizzato in collaborazione da ministero della Salute e Centro nazionale sangue

Maria Rita Montebelli
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Il Friuli Venezia Giulia si conferma la regione con il maggior numero di donatori totali, seguito dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Sardegna. Per quanto riguarda l'andamento 2018, circa metà delle regioni ha fatto segnare un aumento nel numero dei donatori. Questi alcuni dei dati  del Centro nazionale sangue, emersi durante la conferenza stampa indetta in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, che si è celebrata il 14 giugno. Complessivamente la situazione sembra essere positiva: dopo anni con il segno meno infatti, torna a salire il numero dei donatori di sangue, che nel 2018 sono stati 1.682.724, con un aumento dello 0,2 per cento rispetto all'anno precedente. Il 91,7 per cento del totale è rappresentato da donatori iscritti alle associazioni di volontari. Sono in leggero calo i pazienti trasfusi, che nel 2018 sono stati circa 630 mila contro i 637 mila dell'anno precedente. In totale le trasfusioni effettuate durante l'anno sono state quasi 3 milioni. L'inversione di tendenza non riguarda i donatori in aferesi, la procedura che permette di donare soltanto alcune parti del sangue intero come il plasma e le piastrine, che sono stati 202 mila, con un calo dell'1,6 per cento. Nel 2018 sono stati comunque raccolti 840 mila chilogrammi di plasma, 4 mila in più rispetto all'anno precedente, pienamente in linea con gli obiettivi del Programma nazionale plasma. Per il sangue è stata garantita anche lo scorso anno l'autosufficienza totale, che per i derivati del plasma è circa al 70 per cento. “Le trasfusioni e le terapie salvavita con i farmaci derivati del plasma sono inseriti nei Livelli essenziali di assistenza, ma solo grazie allo sforzo dei donatori e delle loro associazioni è possibile garantirle quotidianamente ai pazienti – ricorda il ministro della Salute, Giulia Grillo – Dobbiamo tutti lavorare per sostenere e sviluppare il sistema sangue italiano, recentemente riconosciuto come un modello da seguire anche dall'Organizzazione mondiale della sanità, che ci ha affidato l'organizzazione dell'evento globale della Giornata mondiale dei donatori del 2020. Proprio la candidatura, così come il nuovo portale sulle donazioni presentato nei giorni scorsi, sono alcuni esempi di una collaborazione sempre più stretta fra tutti gli attori del sistema, a cominciare dal ministero e dal Centro nazionale sangue, indispensabile a questo scopo”. I dati negativi. Due sono le ombre in questo panorama: l'invecchiamento dei donatori e la mancanza di medici. I donatori nella fascia di età tra 18 e 25 anni sono in calo costante dal 2013, e nel 2018 sono risultati poco più di 210mila, il 12 per cento del totale. Stesso trend per quelli tra 26 e 35 anni, che erano lo scorso anno 290 mila, circa il 17 per cento. Specularmente, per effetto dell'invecchiamento della popolazione, crescono invece i donatori nelle fasce più ‘anziane': nelle fasce 36-45 e 46-55 sono rispettivamente il 25 per cento e il 29 per cento. Per quanto riguarda la carenza di personale sanitario basti pensare che dal 2017 al 2018 il numero totale di professionisti si è ridotto in 10 regioni di 64 unità. Nei prossimi dieci anni si stima un fabbisogno di circa 500 unità di medici specialisti a causa del turnover. "Viviamo in una situazione di sostanziale equilibrio, ma in alcune regioni periodicamente è necessario ricorrere al sistema della compensazione – commenta il direttore generale del Centro nazionale sangue, Giancarlo Liumbruno – E' importante che tutte le regioni garantiscano una organizzazione della rete regionale di medicina trasfusionale tale da mantenere costanti i livelli di raccolta di plasma e sangue, ad esempio diversificando gli orari di apertura dei centri di raccolta per venire incontro alle esigenze dei donatori. Per quanto riguarda la carenza di medici, che sconta anche l'assenza di una specializzazione in Medicina trasfusionale, abbiamo chiesto agli assessorati alla Salute delle regioni, insieme ai presidenti dei collegi dei professori di ematologia e patologia clinica di aumentare la disponibilità di borse di studio per queste specialità per coprire gli organici anche nei servizi trasfusionali”. Il portale. La Giornata mondiale è stata anche l'occasione per presentare il nuovo portale www.donailsangue.salute.gov.it dedicato ai donatori, realizzato in collaborazione da ministero della Salute e Centro nazionale sangue, che si pone come obiettivo quello di essere un punto di riferimento sia per i donatori abituali che per i nuovi e gli aspiranti donatori, con informazioni di servizio, articoli di contrasto alle fake news e testimonianze dal mondo del volontariato. (MATILDE SCUDERI)

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