FIMMG

Arriva in Lombardia il tour #AdessoBasta

Maria Rita Montebelli

Il tour nazionale #AdessoBasta, arriva in Lombardia, con l’obiettivo di ascoltare le esigenze dei cittadini per poter avanzare al Governo del Paese richieste che tengano in considerazione i reali bisogni sanitari e socio-sanitari della popolazione. A bordo di un camper, con la costante presenza del Segretario nazionale FIMMG Silvestro Scotti, come prima parte, saranno toccate 15 città in 30 giorni di viaggio percorrendo ben 1.800 chilometri. Secondo il segretario nazionale FIMMG “questo tour, fortemente voluto da noi medici di medicina generale, è l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di quanto i pazienti siano il nostro ‘motore’ e quanto le loro esigenze siano le nostre”. “La figura del medico di famiglia è troppo importante – continua Scotti – con il tempo si crea un rapporto di fiducia oserei dire indissolubile con l’assistito, garantendo così una continuità di cura. Le proposte portate avanti dalla nostra Federazione sono volte a sviluppare e migliorare l’organizzazione dell’assistenza sul territorio. Abbiamo un contratto di lavoro i cui contenuti devono essere cambiati per poter soddisfare meglio i bisogni di salute dei nostri assistiti. Abbiamo bisogno di una politica che investa nella medicina di famiglia con provvedimenti specifici”. "Sosteniamo la campagna della Fimmg - ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, durante la conferenza stampa cui hanno partecipato anche il segretario nazionale Silvestro Scotti e quello regionale Gabriella Levato - per rinsaldare il rapporto fra i medici e le istituzioni. La Fimmg ha seguito il percorso che abbiamo adottato per lavorare sulla presa in carico e per migliorare la qualità delle cure dei nostri pazienti cronici secondo un modello proattivo seguendoli nel loro percorso di cura". Secondo l'assessore Gallera, dunque, il medico di medicina generale è "una figura fondamentale, che vogliamo rafforzare". In questo percorso però, ma ci vuole anche la complicità degli stessi dottori che sono chiamati "a un nuovo modo di vivere l'essere medico di medicina generale". "Vogliamo passare - ha concluso - da una 'medicina di attesa' alla medicina di iniziativa. Questo è l'unico vero modo di rispondere concretamente alle necessità dei cittadini". «Il tour toccherà i Comuni più piccoli – dichiara Gabriella Levato – perché è in questi territori che occorre portare nei nostri studi le nuove tecnologie che permettano al medico di medicina generale di rispondere meglio alle necessità dei propri assistiti”. “Ma è giusto dire che a tantissimi medici manca il supporto dell’infermiere di studio – continua Levato – del personale amministrativo o dell’assistente sociale o del terapista della riabilitazione. Gli esami di diagnostica di I livello come l’elettrocardiogramma o la spirometria o un holter cardiaco o pressorio possono essere eseguiti, anche in telemedicina, nei nostri studi. Dobbiamo far sì che il medico di medicina generale abbia la possibilità di prescrivere anche i farmaci con piano terapeutico anche per non costringere i pazienti a rivolgersi ogni volta allo specialista, aumentando liste d’attesa e ineguaglianza nell’accesso alle cure”. (MARCO BIONDI)