Roche: un premio letterario dedicato ai ‘tandem d'amore'
Presentata la quarta edizione del premio letterario dedicato a chi vive a fianco di una persona malata, con coraggio, amore e dedizione. In 2 mila battute tante storie di vita che commuovono e fanno riflettere
Pioveva l'altra sera a Roma, proprio come se la città si fosse improvvisamente resa conto di dover fare il cambio di stagione ed entrare ufficialmente nell'autunno. Come nei versi di Paul Verlain, ‘il pleure dans mon coeur comme il pleut sur la ville'. Una pioggia battente ha fatto da discreta colonna sonora alla serata dedicata al premio letterario #afiancodelcoraggio, dedicato alle persone che decidono con amore e dedizione di restare accanto ad una persona cara alle prese con una malattia. Stessa giuria e stesso presidente, l'immenso maestro di cerimonie Gianni Letta, che ha incantato il pubblico anche con la narrazione del luogo che ha ospitato l'evento, il chiostro del Palazzo del Governatore annesso all'Arcispedale di Santo Spirito in Saxia, uno dei più antichi ospedali del mondo, oggi musealizzato. Secoli e secoli di sofferenze alleviate in un luogo che ha accolto dal 1475 migliaia di malati e bisognosi. E sotto il ticchettio della pioggia, con la soavità di un racconto di gruppo, in una catarsi da tragedia greca, sono andati in scena i tanti racconti di persone più o meno note, che hanno assistito una persona cara, colpita da una malattia. ‘A fianco del coraggio' è un premio dedicato ai caregiver, alle persone che condividono i tanti momenti critici, ma anche i raggi di sole, che si alternano nella storia di una malattia. E la quarta edizione di questo premio letterario,che parte in questi giorni e si concluderà il 14 febbraio, è dedicata alla malattia per antonomasia, il tumore. La testimonianza forte di Rosanna Banfi dal palco e del padre Lino in video, sono un esempio di cosa significhi dover fare i conti con una malattia da ‘far tremare le vene e i polsi' all'interno di una famiglia, di questi tandem d'amore che si vengono a creare o si rafforzano in queste occasioni. Di cosa significhi vivere giorno dopo giorno al fianco di una persona amata, alla sua sofferenza, alla sua angoscia, alla sua disperata voglia di vivere, soffocata da malattie alle quali non tutti purtroppo riescono a sopravvivere. Ma perché parlare di queste angosce e di questo carico di sofferenza? Perché non c'è famiglia che non sia toccata e sconvolta da una malattia, da quelle più rare, agli onnipresenti tumori, e condividere un racconto di coraggiosa vicinanza ad una persona amata - che magari non c'è più - dà forza, restituisce dignità ad una persona alla quale la malattia ha profanato il corpo e l'esistenza. E soprattutto indica una strada, racconta di una luce in fondo al tunnel, anche a chi si trova ancora in mezzo al Maelstrom. Sono racconti che accarezzano l'anima quelli che ogni anno concorrono a questo, che tra tutti i premi letterari è forse quello ispirato alla più squisita umanità. Di fronte alla malattia siamo tutti sgomenti, la sofferenza non ha mai una chiave di lettura, il male accomuna tutti, piccoli e grandi, persone famose e comuni. Ma da tutti c'è qualcosa da imparare e quelle frasi, appena sussurrate nei racconti di carta, che poi diventano ‘corti' cinematografici, entrano in risonanza con la nostra sofferenza più intima e la aiutano a sublimare in una lacrima, in un gesto affettuoso, in un altro racconto di vita. A Roche e al suo presidente Maurizio de Cicco, il ringraziamento per continuare anno dopo anno a farci riflettere e a commuovere con i racconti di questo premio, disegnato con squisita sensibilità da Sara Vinciguerra. E a tutti coloro che hanno partecipato a questo premio nelle sue varie edizioni, un grazie di cuore per averci insegnato che la vita continua, oltre e nonostante il male e le sofferenze. Accanto o nel ricordo di una persona amata. Che è stata e non è più. (MARIA RITA MONTEBELLI) Come candidarsi al premio letterario #afiancodelcoraggio su: https://afiancodelcoraggio.it/come-candidarsi/