Salute a tavola

Pesce, ecco cosa rischia chi non lo mangia: la dritta sull'alimentazione

Maria Pezzi

Non mangiare il pesce fa male. Lo assicura il sito Dagospia, che dedica un servizio alle straordinarie qualità nutrizionali del pesce. "Riduce il rischio di mortalità del 40%", si legge, "secondo una ricerca cinese, elevate quantità di salmone, merluzzo bianco e asinello riducono del 38% il rischio di morte nelle donne affette da morbo di Alzheimer, mentre una dieta a base di pesce diminuisce del 37% il rischio per gli uomini di morire per malattie croniche del fegato".  Gli omega-3 aiutano a ridurre le infiammazioni, riducendo il rischio di cancro e di malattie cardiache. Perché l'omega-3 abba reali benefici, però, è indispensabile che il pesce sia cotto. Bandita la frittura, assolutamente: questo metodo di cottura sviluppa acidi grassi trans, che aumentano i livelli di calorie nei pasti. I risultati della ricerca, inoltre, suggeriscono che gli uomini che mangiano una maggiore quantità di pesce hanno il 10% di probabilità in meno di morire per malattie cardiache, il 6% in meno di cancro e il 20% in generale in meno rispetto a quelli che mangiano poco pesce. Una dieta a base di pesce, infine, riduce anche il rischio per le donne di morire di malattie cardiache del 10%. Per approfondire leggi anche: Alimentazione, quando il caffè fa venire sonno