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I medici del Lazio i più “rimborsati” d'Italia

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Davide Locano
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Sono 12 i milioni di euro che lo Stato italiano oggi rimborsa ad oltre 400 medici specialisti tra cui 92 di Roma e del Lazio. A questi professionisti era a stata negato il corretto trattamento economico durante il corso post laurea frequentato tra il 1978 ed il 2006. Grazie alle azioni collettive portate avanti da Consulcesi, network legale leader in ambito sanitario, i medici continuano dunque a veder riconosciuto quel diritto previsto dalle direttive Ue in materia (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE). La sentenza di riferimento è la 5362/16 della Corte di Appello di Roma che va dunque a confermare il trend positivo a favore dei ricorrenti che solo nel 2018 si sono visti riconoscere oltre 48 milioni di euro per un contenzioso che ad oggi ha visto gli ex specializzandi tutelati da Consulcesi ottenere oltre 530 milioni di euro. Sul podio delle regioni più rimborsate troviamo il Lazio, con oltre 78 milioni, la Lombardia, che ha superato i 51 milioni, e la Sicilia che ha toccato quota 29 milioni. Cifre destinate a crescere come confermano anche le ultime sentenze che continuano a susseguirsi (ultime, in ordine di tempo, la 1030/19, 9012/19 e la 10417/19) ed hanno portato la vertenza anche al centro dell'ultima campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Ue. Dopo il boom di istanze presentate sia nei Tribunali italiani che alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, Consulcesi si è infatti confrontata con il Presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, con i vice-presidenti David Sassoli e Fabio Massimo Castaldo oltre che con l'economista Antonio Maria Rinaldi, tutti poi eletti, trovando la piena disponibilità a farsi portavoce in Europa della necessità di trovare una soluzione alla lunga vicenda giudiziaria. La violazione dei diritti dei medici specialisti 78-2006 è inoltre oggetto, proprio in queste settimane, anche di un Master della Luiss dedicato all'argomento tenuto dall'avvocato specialista del contenzioso Marco Tortorella: «Qui a Roma si segna un'ulteriore decisiva tappa di questo contenzioso – sottolinea l'avvocato Tortorella –. Continuiamo nel nostro lavoro a tutela dei medici specialisti, forti ora anche di un autorevole parere pro veritate che conferma la tesi che abbiamo sempre sostenuto, e cioè che in assenza di sentenze e normative chiare ed univoche sulla posizione dei medici immatricolati dal 1978 in poi, non si è formata la certezza del diritto necessaria per il decorso della prescrizione». «Riconosco l'importanza del lavoro che Consulcesi Group ha svolto e continua a svolgere a tutela dei diritti dei medici ex specializzandi, giovani e meno giovani – commenta Antonio Magi, Presidente dell'OMCeO Roma -. In un momento particolarmente difficile per la professione medica, e più in generale per chi opera nel comparto sanità, è importante sapere che ci sono professionisti in grado di far rispettare le leggi e i regolamenti posti in essere in ambito Ue. Tra le regioni maggiormente rimborsate c'è il Lazio e questo, come presidente dell'Ordine di Roma, mi rende particolarmente soddisfatto». In prima linea al fianco della classe medica italiana non solo per il riconoscimento dei diritti anche per i servizi fondamentali per la professione a partire dall'aggiornamento ECM (tematica di stretta attualità dopo il caso del medico sospeso perché non in regola), Consulcesi ha messo in campo subito le soluzioni più efficaci in particolare grazie alla Formazione a distanza. A disposizione degli operatori sanitari ci sono infatti oltre 170 corsi, proposti con metodologie di fruizione sempre più smart e innovativi, e con un rigore scientifico garantito dall'autorevolezza dei docenti e del comitato scientifico del provider ECM 2506 Sanità inFormazione, presieduto dal professor Giuseppe Petrella. «La nostra proposta formativa continua ad arricchirsi – spiega il prof. Petrella, oncologo e docente di Chirurgia Generale presso l'Università Tor Vergata di Roma - tenendo conto delle mutate esigenze della classe medica chiamati a confrontarsi con pazienti sempre più informati ed esigenti e a fronte di un contesto socio-culturale che pone a noi medici sempre nuove sfide. Tra queste ad esempio quella della corretta assistenza sanitaria ai migranti. In questa direzione va ad esempio il corso che vede protagonista il dottor Pietro Bartolo, medico simbolo di Lampedusa e neo parlamentare Ue. Con il progetto Sanità di Frontiera, sostenuto da Consulcesi Onlus, oltre 5mila medici hanno già potuto acquisire competenze strategiche nell'ambito della medicina delle migrazioni attraverso un corso di formazione messo a disposizione anche dalla FNOMCeO». «Dall'assistenza legale alla formazione ECM, fino a tutti i servizi dedicati al mondo medico, siamo da oltre 20 anni in campo per la tutela dei camici bianchi – afferma Andrea Tortorella, Amministratore Delegato di Consulcesi. Oggi, la nostra nuova sfida è quella di applicare la tecnologia Blockchain all'aggiornamento professionale degli operatori sanitari, certificando l'avvenuta formazione. Questa esperienza è in corso di sperimentazione in Albania con il progetto lanciato lo scorso 22 maggio e già diventato un nuovo benchmark internazionale per l'e-learning. A breve grazie al provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, diventerà realtà anche in Italia. Tra i nuovi vantaggi esclusivi che la piattaforma Consulcesi Club, nel suo rinnovato e innovativo portale, offre ai suoi medici troviamo Mio Avvocato, un'assistenza legale gratuita in ambito professionale e personale, World Scientific Press, rassegna stampa scientifica basata su dati di Pubmed, e una serie di convenzioni utili per svolgere la professione in modo più sicuro ed efficace, dedicando anche spazio alle esigenze della vita quotidiana del medico. Per ogni informazione sono a disposizione oltre mille consulenti contattabili al numero verde 800.122.777 e direttamente sul sito internet www.consulcesi.it.».

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