Caldo, stambecchi in pericolo
Al Gran Paradiso morti la metà
L'innalzamento delle temperature legato ai cambiamenti climatici sta mettendo a rischio la sopravvivenza degli stambecchi proprio nel loro ambiente simbolo: il Parco nazionale del Gran Paradiso, a cavallo tra la Valle d'Aosta e il Piemonte. L'allarme è stato lanciato dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucun) per le Liste Rosse che ha iniziato a considerare la specie come vulnerabile visto che la popolazione di stambecchi presente nel Gran Paradiso insieme a quelle del gemello francese Parco della Vanoise e del Parco Nazionale Svizzero sta vivendo momenti difficili con un declino superiore al 35 per cento. Nel solo Gran Paradiso si è passati da 5.000 capi nel 1993 agli attuali 2.600. «Quello che sta emergendo dagli studi condotti anche nel Parco è che il declino delle popolazioni sia legato alla caduta della sopravvivenza dei capretti di stambecco che non riescono a raggiungere il primo anno di vita e scompaiono già durante le fasi finali della stagione estiva», spiega Bruno Bassano, responsabile del servizio scientifico e veterinario del Parco del Gran Paradiso. Studi recenti hanno dimostrato esserci un legame tra la caduta della sopravvivenza dei capretti e i fattori climatici, legati al riscaldamento globale. Sulle praterie alpine infatti ci sono negli ultimi anni primavere troppo calde che favoriscono una rapida crescita della vegetazione, producendo un foraggio poco nutriente e poco proteico per i cuccioli.