Coronavirus, bomba sanitaria dagli Stati Uniti: "In troppi non guariscono e potrebbero non farlo mai"
C’è la reale possibilità che che le persone che si sono reinfettate possano non guarire del tutto e in futuro tornare positive, innescando così nuovi focolai. Nelle ultime settimane gli esperti stanno affrontando questo argomento, che potrebbe rappresentare una vera e propria bomba sanitaria. L’attenzione si sposta quindi dagli infetti che hanno avuto bisogno del ricovero in ospedale o in terapia intensiva, a quelli che invece sono rimasti in isolamento domiciliare con sintomi lievi.
Quest’ultimi apparentemente hanno superato il coronavirus, ma poco tempo dopo si sono ammalati di nuovo: l’aspetto inquietante è che molti di loro continuano a risultare negativi a tutti i test, eppure non riescono a respirare bene o addirittura a camminare o ad eseguire altre attività semplici. “Non ci si è concentrati per niente su chi era malato a casa - è l’opinione di Alessandro Santin, oncologo dell’americana Yale University - ma ora vediamo che c’è un numero di persone enorme fuori dagli ospedali che non guariscono e che non sappiamo ancora se guarirà mai. Lo sappiamo dalle chiamate che da mesi continuano a fare ai pronto soccorso negli Usa”. Ora più che mai è arrivato il momento di studiare approfonditamente il fenomeno della reinfezione per capire se e quali rischi corre chi ha contratto il virus in forma lieve.