Milano, un Focus sulla salute
per educare a una vita sana
“Un simposio scientifico di altissimo livello, unritrovo del gota del mondo scientifico ed universitario, della ricerca e delvolontariato”, lo definisce l'assessore alla Salute del Comune di Milano Giampaolo Landi di Chiavenna;una tre giorni dedicata allasalute, al benessere e alla medicina. Ha preso il via a Milano, presso la Sala Buzzati(Fondazione Corriere della Sera), “Milano Focus Salute”, alla presenza dell'assessorealla Salute del Comune di Milano GiampaoloLandi di Chiavenna, promotore dell'iniziativa, e Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina, in qualità di presidente dell'associazione mondiale per laricerca e la prevenzione dell'AIDS. Scopo dell'incontro è creare un momento di confrontoe dibattito sulle grandi tematiche della salute, con particolareriguardo alla realtà milanese. I temi affrontati e i dati che verrannopresentati, saranno relativi alle principali patologie dell'età adulta eavranno l'obiettivo di elaborare strategie e ipotesi concrete per supportare lescelte e innovare le politiche dellasalute. “Obiettivo dell'incontro”, spiega Landi diChiavenna, “è discutere dello stile di vita che sia contro le dipendenze e crearecosì un tracciato che permetta di far diventare Milano, la nostra città, unacittà dove si sta bene e si vive bene”. Quanto uscirà da questo simposio,assicura l'assessore, “dovrà essere tradotto in atti concreti, al fine diprodurre prevenzioni, curare le fragilità della città e poter investire quindinella ricerca le risorse che si risparmieranno”. Milano, sottolinea Landi diChiavenna, dovrà diventare “un esempio, un punto di riferimento europeo in termini di salute e corretti stili di vita. Le risorse di questacittà ci consentono di essere in prima fila per quella che considero la verarivoluzione culturale del XXI secolo”, sottolinea l'assessore, “quindiun'imponente e capillare opera di educazione a uno stile di vita sano econsapevole, che parte dai giovani, coinvolge gli anziani e culmina con il rispettoe il recupero dell'ambiente in cui viviamo. Promuovere la salute significaribaltare l'approccio tradizionale dell'assistenza e imboccare una strada nuovaquella della prevenzione e dei corretti stili di vita. Milano non è più la Milano da bere, Milano è la Milano che fa bene, perchéquesto deve essere il nostro compito e il nostro obiettivo nell'immediato e neiprossimi anni”. “Se da una parte i progressi ottenuti grazieall'isolamento del virus e alla clonazione dei suoi geni hanno permesso in untempo relativamente breve di sviluppare tecniche di identificazione del virus efarmaci capaci di bloccarlo”, ha spiegato a sua volta Montagnier, “dall'altra parte manca a tutt'oggi una chiaraprospettiva sui tempi e sulle reali possibilità di sviluppare un vaccinoprofilattico capace di bloccare il virus al momento del contagio”. Il premioNobel ha quindi sottolineato l'importanza delle campagne di sensibilizzazione: “Èindispensabile implementare tutte le possibili strategie di contenimentodell'epidemia tramite campagne di sensibilizzazione dirette alle fasce di etàmaggiormente colpite e mediante una politica di ricerca focalizzata su duepunti prioritari:l'identificazione dei meccanismi di difesa immunitaria control'infezione da HIV e lo sviluppo dinuovi vaccini capaci di bloccare il contagio e/o bloccare lo sviluppo dellamalattia nel caso di contagio già avvenuto”. Montagnier ha infatti evidenziato “l'impegno della città di Milanoe in particolare del Comune di Milano per le campagne di sensibilizzazione,determinanti per mantenere alto il livello di guardia”. Giovedì 26novembre Milano Focus Salute si concentrerà sugli ‘Stili di vita: nuovefrontiere della prevenzione cardiovascolare, metabolica', su ‘Milano per laprevenzione delle patologie da dipendenze: fumo, abuso di farmaci e le altresostanze', mentre venerdì si parlerà di ‘‘Ricerca genetica, medicina predittivae medicina anticipativa: nuove frontiere tra scienza ed etica per il cittadino',e ‘Stili di vita: nuove frontiere della prevenzione oncologica'. Ospite dellagiornata di venerdì il professor Umberto Veronesi.