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Embrione con 2 Dna maschili

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La Lav: "Non è etico"

Luciano Moggi
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L'embrione di pecora con due Dna maschili creato in vitro dall'università di Teramo è «un esperimento discutibile sul piano scientifico ed etico». Lo dichiara in una nota la Lega Antivivisezione (Lav), spiegando che «l'esperimento coinvolge un numero non precisato di embrioni legati a precedenti insuccessi». Lo scopo della procedura sarebbe legato alle investigazioni relative alle patologie nella gravidanza della donna, ma - secondo la Lav - «nonostante siano già stati prodotti embrioni androgenetici di topo per studiare l'imprinting genetico di cui è stata riscontrata l'inapplicabilità per studi sulla nostra specie, continuano a essere finanziati e approvati progetti che coinvolgono la produzione di embrioni uniparentali». La Lav conclude che «le pubblicazioni che riportano la formazione di embrioni con solo materiale genetico maschile o femminile sono numerose e datate, ma non esiste alcuna evidenza scientifica sulla loro applicazione».

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