Immunità

Vaccino, Pfizer: contro Omicron serve un nuovo siero. "Ecco quando arriva", le conferme dal colosso

Contro la variante Omicron serve un nuovo vaccino, pensato ad-hoc. Almeno secondo Pfizer, che sostiene da tempo la necessità di aggiornare il siero in base all'ultima mutazione. Ora, però, c'è anche un orizzonte temporale ben preciso: la primavera del 2022, insomma pochi mesi.

In un'intervista pubblicata dal quotidiano elvetico in lingua tedesca Blick, Sabine Bruckner, capo di Pfizer Svizzera, ha spiegato come il colosso farmaceutico sia al lavoro su due fronti: il primo, sta studiando  l'efficacia dell'attuale vaccino contro le varianti di Sars-CoV-2 attualmente emergenti; il secondo, sta appunto lavorando a una nuova versione del siero.

"Quello che si può dire al momento - spiega la Bruckner - è che, dopo la vaccinazione di richiamo, negli adulti la protezione contro la malattia provocata da Omicron è 25 volte superiore". E ancora: "La terza dose ha quindi senso, soprattutto per proteggere da un decorso grave", ha concluso. La protezione totale, al contrario, dovrebbe arrivare la prossima primavera, grazie al nuovo siero Pfizer.

Eppure, l'ultima mutazione non sembra così pericolosa. Con Omicron "non è la stessa malattia di un anno fa" e gli alti tassi di mortalità nel Regno Unito sono "ora storia". Queste le parole di uno dei maggiori e più autorevoli immunologi britannici, Sir John Bell, professore all'Università di Oxford e consulente del governo, secondo cui emerge sempre di più un indebolimento del coronavirus. Per l'esperto sebbene i ricoveri siano aumentati nelle ultime settimane con Omicron, il Covid "sembra essere meno grave e molte persone trascorrono un tempo relativamente breve in ospedale". Inoltre, ha messo in evidenza, un minor numero di pazienti necessita delle terapie con l'ossigeno ad alto flusso. Ragioni per le quali Bell ha detto di essere d'accordo con la linea del governo di Boris Johnson, ossia quella di non introdurre restrizioni da qui a fine anno.