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Hai questo aspirapolvere? Occhio, ecco come ti possono entrare in casa

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Avete un aspirapolvere-robot a casa? Occhio. La super funzionalità e la comodità di questi elettrodomestici che fanno tutto da soli in realtà potrebbe costare molto in termini di privacy. Come riporta un articolo di Chron ripreso da Dagospia, ci sono modelli come Roomba j7+ - ultima versione del popolare aspirapolvere domestico di iRobot - che offrono "un controllo ancora maggiore sulla loro pulizia" grazie a una fotocamera ma potrebbero essere "violati".

 

 

L’elettrodomestico da 849 dollari ha un computer potenziato dall’intelligenza artificiale e un sistema di telecamere in grado di identificare in tempo reale gli oggetti sul pavimento. È progettato per essere un "partner di pulizia premuroso e collaborativo" ma c’è un problema: l’accesso a queste funzionalità richiede la condivisione di dati sensibili.

 

Secondo l’azienda, il robot scatta foto mentre si sposta sul pavimento così da "personalizzare" come e quando pulisce. L'aspirapolvere utilizza una serie di sensori che mappano la disposizione dei mobili della stanza. Se un oggetto si trova sul suo percorso e il robot sospetta che sia una cacca di cane, per esempio, scatterà delle immagini e le invierà a un'app per smartphone. Alla stessa maniera è progettato JetBot90 AI+ di Samsung.

 

Ma secondo gli esperti appunto i dispositivi domestici basati sull’intelligenza artificiale sollevano problematiche di privacy. "Le persone sono abituate a preoccuparsi di Alexa, e delle conversazioni che può ascoltare, ma potrebbero non rendersi conto che l’esistenza di una telecamera nell’aspirapolvere potrebbe presentare lo stesso tipo di problemi", spiega Tom Williams, assistant professor di Compter Science alla Colorado School of Mines. "Una volta che il video entra in casa si ottengono molte nuove informazioni che l’audio da solo non sarebbe in grado di raccogliere", avverte Williams.

Se decidi di condividere le foto con l'azienda, quelle immagini vengono crittografate e inviate a iRobot, dove il personale le decrittografa e le confronta con altre immagini nel database dell'azienda e le utilizza per addestrare ulteriormente i suoi aspirapolvere robot, ha spiegato Michelle Gattuso, vicepresidente della gestione del prodotto del portafoglio e delle esperienze software presso iRobot. Resta la preoccupazione su cosa succederebbe se Roomba decidesse di condividere questi dati o se venisse violato. 

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