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Covid e fertilità, "la differenza tra vaccinati e non": studio-choc, ecco quali uomini sono a rischio

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Il Covid influisce sulla fertilità. A differenza del vaccino, il contagio compromette la possibilità di concepire un bambino. E questo vale sia per gli uomini che per le donne. A renderlo noto uno studio citato dalla Cnn, in cui si prendono in esame le coppie in cui l'uomo è stato infettato dal coronavirus nei 60 giorni precedenti. "I risultati indicano che l'infezione da SarsCov-2 negli uomini potrebbe essere associata con un calo a breve termine della fertilità e che la vaccinazione non condiziona la fertilità in nessuno dei partner", affermano i ricercatori della Boston University School of Public Health e di altri enti che hanno contribuito allo studio.

 

 

La ricerca si aggiunge "alle prove provenienti da studi su animali, studi su soggetti che si stanno sottoponendo a trattamenti per la fertilità, trial relativi ai vaccini". Non solo, perché "diversi studi hanno documentano che "non c'è un apprezzabile collegamento tra la vaccinazione e i rischi di aborto spontaneo". Lo studio ha preso in esame 2.126 donne tra i 21 e i 45 anni. Tutte provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada.

 

 

Di questi il 73 per cento delle donne e il 74 per cento dei loro partner avevano ricevuto almeno una dose di vaccino. Più preoccupante l'esito sulle coppie in cui il partner maschile è risultato positivo al Covid nei 2 mesi precedenti. È stato infatti scoperto che la possibilità di concepire un figlio nei 60 giorni successivi all'infezione diminuisce del 18 per cento. Mentre il calo non è riscontrato per i soggetti risultati positivi oltre 2 mesi prima.

 

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