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Vaccino, Aifa: "Dovremo fraternizzare anche con quello". No alla quarta dose, ma... siero "per sempre"

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La quarta dose a stretto giro di posta dovrebbe non essere necessaria. Più verosimile, però, che si vada verso un richiamo su base annuale: è quanto emerso dall’intervento di Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco. Ospite di Elisir su Rai3, il numero uno dell’Aifa ha risposto chiaramente alla domanda su un’eventuale quarta dose dopo il booster.

“Non sarà necessaria una quarta dose, ma un richiamo che auspichiamo annuale. Dovremo forse fraternizzare anche con quello”, ha dichiarato Magrini. Il quale ha poi sottolineato che i dati sull’efficacia del vaccino sono molto confortanti e anche meglio del previsto: “Il dato degli studi in base ai quali sono stati registrati è stato del 95% di efficacia ed è stato confermato in molti Paesi nel primo trimestre di utilizzo reale”. Poi però è avvenuta una lenta e graduale perdita di efficacia nel secondo trimestre, e questo ci ha condotto alla necessità di una dose booster.

Ciò non toglie che secondo Magrini “a livello globale la comunità scientifica ha concordemente visto lo straordinario beneficio di questi vaccini”. Tra l’altro a breve dovrebbe arrivare anche l’americano Novavax, che potrebbe essere disponibile dalla fine di febbraio: “È un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione. Noi abbiamo vaccinato prevalentemente con i due vaccini a mRna su cui non c'è da avere alcun dubbio rispetto al Dna e alle interferenze geniche, genetiche o perfino di fertilità”.

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